VI Trofeo Maestrale
Dopo tante gare vissute da agonista, è arrivata anche la mia prima gara da spettatore, o meglio da corrispondente di MP. All'inizio è stata durissima, la voglia di menare le mani era troppa, ero quasi pentito di non essermi iscritto anche io. La pesca, e il surfcasting in particolare, ce l'ho proprio nel sangue e resistere al richiamo di una gara è sempre difficile, figuriamoci poi a questo 6° Trofeo Maestrale Luogosanto! E infatti in 130 surfcaster non hanno resistito e hanno reso possibile il sold out già con una settimana di anticipo. Anzi, Gian Paolo Occhioni, presidente del Maestrale, si è trovato nel profondo imbarazzo di rifiutare le iscrizioni di molti altri atleti, che avrebbero voluto trovarsi il 13 Aprile sull'arenile di Coluccia-Barrabisa. A Luogosanto, presso il bar La Funtanedda, ogni atleta scopre in quale porzione di spiaggia dovrà pescare per cinque ore, dalle 18 alle 23. Quando arrivo a Coluccia, le ostilità sono state aperte da pochi minuti. Mi accompagna Domenico Giua, socio storico del Maestrale, e dopo pochi minuti con noi ci sono anche proprio Gianpaolo, Luciano Framingheddu, presidente della sezione Fipsas di Olbia Tempio e Gianni Fenu, agente unico per la Sardegna della Trabucco, il principale sponsor dell'evento.
La gara
La spiaggia di Porto Liscia è un pezzo di storia del surfcasting agonistico isolano, ma è un campo tutt'altro che facile. Il pesce è generalmente abbondante da queste parti, ma si pesca a chiazze, il fondale è tutt'altro che omogeneo. Ma è anche una spiaggia dove si può davvero catturare di tutto. E difatti a fine gara si registreranno fra le prede, un serpente di mare, un pesce prete e addirittura un galletto, incredibile! Comunque l'avvio è piuttosto in sordina un po' per tutti, i pesci sono in attività, ma molti sono fuori misura. Dal primo settore, il campo è stato picchettato da Coluccia verso Barrabisa, giunge la notizia di un pagello fragolino di circa sei etti, decido che vale la pena farmi una quarantina di postazioni per fotografarlo. "Per strada" incontro fra gli altri il simpaticissimo Alberto Arru, il più giovane in gara quest'oggi, e il neo campione regionale Raimondo Demartis, entrambi portacolori del Larus, per ora senza prede valide nel secchio. Poco più in là c'è Massimiliano Fragata del Gps Lanusei, che sta inanellando qualche cattura. Man mano che procedo verso i primi picchetti noto che sono entrato in una zona piuttosto "fertile", un po' tutti hanno pesce, e assisto in diretta alla cattura di un paio di pagelli da parte di Alessandro Piccinnu del Sandalyon. Finalmente giungo al picchetto numero 3, quello del pagellone. In effetti è un bel pesce e i complimenti Federico Usai del Gps Lanusei se li merita tutti, ma è un paio d'etti più piccolo di quanto raccontato da "radio pesca"! Mentre rientro verso il centro spiaggia registro una maggiore attività di pesci interessanti, oramai quasi tutti sono riusciti a scapottare. Con il sopraggiungere delle tenebre, e sempre accompagnato da Domenico Giua, mi dirigo vero l'altra estremità della spiaggia. Anche qua tanti volti noti, e pure qualche pesce. Stanno facendo la loro comparsa le prime mormore, fra l'altro di bella pezzatura. Nel sesto settore c'è un bel testa a testa fra Manuel Chessa (Larus) e Pino Canu (Terranoa). Anche Gavino Muntoni (Ploaghe), Andrea Busonera(Jct) e Stefano Cisternino (Ondalunga Calangianus) sono messi bene, ma tutto può ancora succedere. Al suono della tromba che decreta la fine della tenzone, sono molti i volti delusi, ma per tanti altri è leggittimo coltivare sogni di gloria! I settori più interessanti sono, come previsto, i primi due a Coluccia e il nono, in prossimità della foce.
La festa finale
La pesatura, svoltasi in contemporanea alla cena presso il ristorante pizzeria Il Corallo, "da Arduino", a Porto Pozzo, conferma in pieno i sospetti e anche la tradizione della spiaggia. I pesci che passano sulla bilancia sono quelli tipici di questo campo gara: pagelli, boghe, sparaglioni, sparlotte per il capo di sotto, e sugarelli a sinistra, soprattutto mormore a destra. Per quanto ridimensionato, il pagello di Federico Usai è la preda più grossa. Invece Marcello Carbini (Ploaghe), con ben 34 pesci, si accaparra il premio per il maggior numero di catture. Ma soprattutto stravince la sesta edizione del trofeo Maestrale Luogosanto, precedendo Mauro Bardino (Poseidon Alghero) e Giancarlo Mocci (Ploaghe). Fra gli altri primi di settore spuntano i nomi del già citato Pino Canu, di Claudio Becugna (Larus), autore di una splendida rimonta al suo compagno di squadra Raimondo Demartis, tre primi nelle ultime tre gare; eccezzionale! Ottimo risultato anche per Gavino Muntoni e Massimo Masala (Ploaghe). Proprio il Ploaghe Fishing Club si aggiudica la vittoria nella classifica per società, davanti a Larus Club e Cps La Maddalena. La premiazione in attrezzatura Trabucco dei primi 15 atleti classificati e delle tre migliori società, ha dato il via ai festeggiamenti che alle tre e mezzo di domenica ho lasciato ancora in pieno svolgimento. In conclusione la chiamerei la gara delle conferme; tutto ha funzionato come previsto: l'organizzazione, i garisti ma pure la spiaggia e i pesci. Personalmente conserverò il ricordo di un gruppo di ragazzi che stanno giustamente raccogliendo i frutti della forza di volontà e dello spirito di sacrificio dimostrati nell'allestire questa splendida gara! Ma ancor di più non potrò scordare un'ospitalità vera e profonda, che si può trovare solo nei veri amici. Grazie di cuore!
Classifica
1 Marcello Carbini Ploaghe 2334
2 Mauro Bardino Poseidon 1860
3 Giancarlo Mocci Ploaghe 1558
4 Claudio Becugna Larus 1492
5 Salvatore Ambrosini Ondalunga 1310
6 Raimondo Demartis Larus 942
7 Andrea Biancheddu La Maddalena 584
8 Pino Canu Terranoa 508
9 Francesco Scugugia Porto Cervo 420
10 Stefano Cisternino Ondalunga 404
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