Un'estate diversa
Tempo per dare l’antivegetativa ne abbiamo avuto in abbondanza e visto che ormai le previsioni meteorologiche danno alta pressione, niente ci vieta di mettere in acqua barche e gommoni e dedicarci, seppur con le limitazioni del caso, alla nostra attività preferita: andar per mare. A compensare i disagi del fermo coatto, dovuto ai capricci primaverili, ma anche alla ridotta disponibilità economica, sarà la tranquillità che le autorità preposte ai controlli ci hanno promesso. Si prospetta quindi un’estate diversa, evidentemente serena, e forse l’ultima in tema di ristrettezze. Infatti, a prescindere dagli affari del governo nazionale, qualcosa bolle in pentola e i profumi sono di mare! E visto che in tanti vedono la nautica come il futuro della Sardegna, è anche lecito aspettarsi dei benefici. In più, pare che le cucine in attività siano diverse. A Sant’Antioco come a Portisco. A Cagliari come a Olbia. Sui particolari vige ancora il riserbo più stretto però... Del resto è manifesta la volontà regionale di dare una svolta e soprattutto un’identità a questo settore. Non è più possibile lasciare soltanto all’iniziativa degli imprenditori il futuro della nautica. L’isola invoca da anni maggior attenzione e oggi i tempi sembrano maturi: a Villa Devoto abbiamo un interlocutore. Gli investitori non mancano. Anzi, pare che ci sia concorrenza, agguerrita, alla pari delle risorse che metterebbe in campo. Peccherò di ottimismo, però è indubbio che esistano i presupposti per un forte sviluppo e dopo anni di sofferenza, come nessun altro settore in Italia (e forse anche regione in Italia), mi pare giustificato che gli sforzi comuni vadano in questa direzione. Del resto si tratta soltanto di valorizzare la naturale predisposizione di uno splendido territorio... circondato dal mare.
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