Un Vero Cambiamento
Anche quest’anno giugno si rivela un mese cruciale e ricco sia di polemiche che di prospettive. Alla base ci sono le politiche europee in materia di pesca, le disposizioni nazionali che seguono e naturalmente il tonno rosso. Se da una parte, a livello apicale e dunque oltralpe, il fenomeno pesca ricreativa guadagna finalmente il riconoscimento ufficiale per la valenza economica e sociale, dall’altra, entro i confini nazionali, i segnali non concordano per niente. Esemplificativa è la quota di tonno rosso riservata alla pesca ricreativa, appena 18,6 tonnellate per il 2018, quindi nessun incremento percentuale a fronte della maggiore disponibilità per il triennio 2018-2021. Ciò significa che in questo periodo non c’è la giusta sensibilità nelle stanze del Mipaaf e che a nulla sono servite le non troppo insistenti rivendicazioni delle varie associazioni sportive e professionali. In questo contesto, per completezza d’informazione, appare opportuna è quantomeno legittima l’osservazione Fipia che riprendiamo dalle pagine del suo sito: “Difficile dire se la cocente debacle elettorale del PD segni anche la fine di una politica ottusamente orientata alla difesa della sola filiera professionale”. A buon intenditor...
In controtendenza alla volontà finora espressa dai nostri amministratori, l’attività di pesca sportiva è invece quanto mai vivace. Infatti, sempre a proposito del tonno rosso, le manifestazioni agonistiche, quasi esclusivamente in “Catch & Release”, quindi a impatto “0”, sono in costante e rapida crescita. Il meritato successo deriva anche dalla sempre più diffusa partecipazione delle aziende che operano nella nautica. Come più volte auspicato, questa sinergia potrebbe essere la carta vincente e se il futuro Governo del Paese fosse davvero del cambiamento, allora, forse, potremmo giocare la nostra mano fortunata.
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