Un passo di lato
Il recentissimo via vai di Palazzo Chigi, ci tocca come mai e impone d’emblée un duplice saluto: Benvenuto Mario, addio Saverio. A tutti infatti, è cara la sorte dell’Italia e a noi in particolare quella dei pescatori ricreativi e sportivi. Ad oggi però, il giorno successivo alla fiducia del nuovo premier, ben poco si può azzardare sulle future ed attese mosse del professore. Certo invece, così come carta canta o scripta manent, se preferite, è, quanto da ultimo, ha disposto l’ex Ministro all’agricoltura, a proposito del rilevamento della consistenza della pesca ricreativa, altrimenti e volgarmente detta: licenza. A seguito dell’iniziativa del suo predecessore Galan, e delle successive rimostranze di buona parte degli interessati, Saverio Romano si è prodigato per smussare gli angoli più vivi del decreto incriminato (istituente di fatto un registro su cui i pescatori erano tenuti a porre firma e che rappresenterebbe il primo passo verso una vera e propria licenza di pesca in mare), snaturando di fatto la disposizione che prevedeva controlli a tappeto. L’atto ufficiale che rende esecutivo il teorizzato decreto di Saverio Romano della scorsa estate (15 luglio 2011), cioè la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, porta la data dell’11 ottobre 2011. Il contenuto è quindi ancora per i più sconosciuto. Per farla breve, l’ultimo atto del ministro siciliano, affranca i pescatori ricreativi che effettuano l’attività di pesca da terra, dall’esibizione del “tesserino”. Allo stesso modo, sono esentati, i pescatori ricreativi che praticano l’attività con imbarcazioni senza motore o di lunghezza inferiore ai sei metri, nel periodo intercorrente dal 15 giugno al 15 settembre. Un atto importante, che sostiene l’operato della Fipo e che riporta ai progetti originari del Big Game Italia, di fatto avvicinando le posizioni dei due schieramenti. Chiamiamolo un passo di lato, che forse, come “lui” insegna, potrebbe fare bene ai pescatori e credo anche al Paese.
Buona fortuna a tutti e Buone feste.
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