Un Granchio, la Posidonia e l’Orata
di Enrico Utzeri
Avevo con me solo dei granchi e alcuni cannolicchi. L'obiettivo, manco a dirlo, era una bella orata. Ho aspettato questo momento tutta la settimana, sapendo di dover ritagliare queste poche ore di pesca in mezzo ai tanti impegni lavorativi. Il meteo dava pressione costante e leggero libeccio. Con queste condizioni la scelta dello spot giusto diventa quasi un terno al Lotto. Alla fine sono partito senza avere ancora le idee chiare. Ho scelto una spiaggia non troppo distante da casa e una postazione che mi ispirava, un punto abbastanza distante da riva con posidonia e misto di roccia. Ho innescato un bel granchio su un lungo bracciolo. Per minimizzare l'attrito dell'aria e raggiungere lo spot lontano, ho “clippato” l'esca ed ho lanciato in pendolo. Clippare vuol dire tenere il bracciolo vicino al trave per mezzo di un bait clip, una sorta di gancetto che si fissa alla lenza madre, nel quale si aggancia l'amo; come il piombo tocca la superficie del mare l'amo si sgancia ed “entra” in pesca. In questo modo il bracciolo non sbandiera durante il lancio e si fa più distanza. Il lancio è risultato preciso, proprio dove volevo io, appena prima della posidonia! Prima canna in pesca. Inizio a lavorare su altre esche ma noto che la canna in acqua spiomba leggermente. Rimetto in tiro e mi rilasso, ma qualche minuto dopo la canna è nuovamente dritta: lenza in bando! Ok, non può essere il vento. Ferro e da subito non ho dubbi: dall'altra parte della lenza c'è qualcosa di interessante che è passato a far visita. Il recupero è lungo e solo a tratti sento la presenza della preda. Ma poi, come ormai ho imparato, sotto lo scalino di risacca il pesce oppone un po' di resistenza. Ma ormai, dopo tanti minuti, la preda è stanca e riesco a portarla a riva. Come mi aspettavo si tratta di una bella orata. La serata trascorre senza grossi sussulti e le prime gocce di pioggia mi spingono a smontare. È tempo di rientrare. Anche oggi il mare è stato generoso con me.
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