Un colpo di... mano
Vestito come un pinguino, nonostante questo caldo luglio, ascolto le lamentele continue di questo mio cliente sui ritardi nelle consegne. Mentre cerco di ricordargli sia la nostra condizione di insularità pregressa, sia la mancata realizzazione del ponte Civitavecchia - Olbia (oddio, ma non è che questo suggerimento potrebbe arrivare agli alti scranni statali, dove è così vivida la fantasia progettuale?), sento il telefono vibrare nel taschino. Non sono certamente i due miei amati pargoli (il loro tempo record di squillo, in attesa di richiamo a mie spese, si calcola ormai in nanosecondi…) perché il mio ancora sconosciuto chiamante insiste parecchio prima di smettere. Vado via con la cenere che cade (anche perché senza ostacoli naturali) dal mio capoccione e, arrivato in macchina, scopro che mi ha chiamato Silvio Ferruzzi (continua sul giornale).
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