Un Cambiamento Radicale
Al momento abbiamo due nuovi presidenti, eletti: Maria Elisabetta Casellati al Senato e Roberto Fico alla Camera dei deputati, figure di garanzia, seconda e terza carica dello Stato. La prima è il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Tutti però aspettiamo la quarta, il Presidente del Consiglio dei ministri, una figura che sarà espressa dai 5 Stelle o dalla Lega, verosimilmente. Visti gli esiti delle elezioni del 4 marzo, appare chiara la necessità di un cambiamento radicale, di una guida che tagli col passato, per una politica più vicina al cittadino e alle imprese. E lo sarà davvero? In campagna elettorale tutti hanno promesso di tutto. Credere che domani i fatti siano rispondenti nei tempi e nei modi urlati in piazza è da ingenui, sarà il compromesso a vincerla. Oggi però, le frasi a effetto non trovano più sponda, megafoni e folla. Evidentemente il timore di dare risposte avventate, dallo scranno di un possibile Ministero, ha il suo peso. Insomma, rispetto alle piazze “ante urna”, le affermazioni di oggi hanno un valore, molto più impegnativo. Ed è questo che un po’ mi preoccupa. Perché da un lato la Lega si pone a favore della caccia, dall’altro i 5 Stelle sono del parere opposto con posizioni radicate, storiche, ma anche riprese in questi giorni, quindi molto più insidiose, inconciliabili con un’arma in casa. Immaginando la formazione del prossimo esecutivo, vedrei senz’altro i 5 Stelle, non necessariamente anche la Lega. Se così fosse non starebbero tranquilli i nostri amici campagnoli. E se, per presunte affinità, il binomio Caccia e Pesca, venisse ripreso paro paro, anche in tempi diversi? Potrebbe maturare una situazione sventurata che ci vedrebbe affianco ai proprietari di doppietta per difendere le nostre categorie, le nostre ragioni, l’industria, il commercio e le famiglie che sono cresciute insieme.
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