Tre Uomini e una Cernia
di Gianluca Saba
Salve, mi chiamo Gianluca, sono un ragazzo di 17 anni che vive ad Oristano e vi scrivo per raccontarvi l’avventura di pesca dalla barca che mio papà Giovanni ha vissuto da protagonista. Tutto iniziò circa 3 mesi fa, quando mio papà e i suoi compagni, durante una battuta di pesca, si imbatterono in un fondale molto interessante con una profondità di circa 150 metri. Decisero quindi di calare le lenze. L’attrezzatura era composta da canne da bolentino e mulinelli manuali. Dopo poca attesa ecco una ferrata. Si accorsero subito che non si trattava di una preda comune, la violenza dell’attacco era tale da far impallidire anche i pescatori più esperti. Purtroppo la forza del pesce colse mio padre e la sua attrezzatura impreparati. Il finale era quasi scontato, il pesce dopo una violenta sfuriata, ruppe la lenza e se ne andò, lasciando nello stupore sia mio padre che i suoi compagni di pesca. Ma non fu un evento isolato. Tutto ciò si ripeteva puntualmente ad ogni uscita di pesca, quattro e anche cinque volte per sessione. Alla fino mio padre sospettava nella presenza di enormi squali sul fondale. Con lo stupore aumentò anche l'interesse di mio papà nei confronti di quello spot abitato da mostri marini e decise pian piano di aumentare il volume degli ami e il diametro del filo.
Continua a leggere sul giornale...
Commenti ()