Tre Mori a Lussino
Dal 13 al 17 settembre, in Croazia, si svolgerà il campionato euro-africano. Più che nutrita la partecipazione isolana. Tre atleti su nove, selezionati, sono tanti. Abbiamo chiesto a Dario Maccioni i motivi di questa scelta:
Sono molto contento della selezione fatta, che ho fortemente voluto. Non più il titolare e l’assistente ma il titolare e due assistenti, a rotazione. Due, sempre in acqua, con evidenti vantaggi per la preparazione. La tendenza è pescare fondi, fondissimi: sarà così anche in Croazia? No, non è detto. L’anno scorso è stato un mondiale atipico, si è pescato a 40, 45 metri. A Lussino potremmo trovare acqua calda, fredda, con visibilità ridotta, con pesci a quote anche basse. Certo è che una bella cernia bruna costituisce un gran bel punteggio…
Gianfranco Loi, come è l’ambiente in squadra?
Buono, con un qualcosa in più che unisce noi tre sardi, fa affiorare tutto il nostro orgoglio e ci fa sentire una responsabilità in più. Qual è il punto di forza? Ci conosciamo a fondo e ci stimiamo. Abbiamo caratteristiche differenti che possono offrire una preparazione scrupolosa dalla quale trarre informazioni preziose. Insomma, questa squadra parla sardo ma sogna italiano.
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