Tecnofish SCT 80
Quando finalmente, alle 23:10, proprio al culmine di marea, la canna di Marco Anedda si è piegata improvvisamente ed il mulinello ha ceduto velocemente lenza, abbiamo potuto testare il nuovo SCT 80 della Tecnofish. Il numero 80 sta per 8000, le dimensioni della bobina. Infatti la serie SCT comprende anche un “fratello minore”, il 50. Il design è nuovissimo ed è stato studiato con tecniche grafiche in 3D. Il corpo, in alluminio CNC, è di colore nero opaco con inserti cromati.
Cromata è anche la manovella in alluminio con impugnatura in EVA. La bobina, di colore azzurro e nero, sulla parte inferiore, oltre al logo Tecnofish ed alla indicazione del modello, riporta il rapporto di recupero e la capienza a seconda della lenza scelta. Il nuovo SCT è dotato di sistema Anti Twist che permette un migliore avvolgimento della lenza e quindi diminuisce la probabilità di accidentali “parrucche” con l’archetto aperto. Il sistema AVS limita le vibrazioni per un’azione di pesca più riposante. L’SCT è dotato di 7+1 cuscinetti ed il rapporto di recupero è 4,7:1. Un mulinello adatto per molti tipi di pesca, dal surf casting allo spinning (il modello 50) sino alle più moderne tecniche di pesca dalla barca. Per provare il modello 80 abbiamo imbobinato un filo Sideral Cast dello 0,30, sempre della Tecnofish, a cui abbiamo legato un finale in cavetto d’acciaio, preve- dendo l’incontro, ormai frequente, con un famelico pesce serra. La frizione si è dimostrata precisa e con un’azione progressiva. Quando il serra ha attaccato l’esca, dopo alcune fughe furiose, Marco ha deciso di stringere i tempi e chiuso la frizione. Qui il mulinello ha mostrato un’ottima solidità che ha avuto la meglio sulla forza esplosiva del pesce serra. Un ottimo test sul campo, superato a pieni voti.
Commenti ()