Surf: glossario
Onda destra e sinistra: la direzione che prende il surfista dopo la partenza, riferita al surfista che dà le spalle all’onda. Partenza: l’atto di remare e di salire sulla tavola. Remare: il surfista, ancora coricato sulla tavola, rema con le mani e raramente con i piedi per acquistare la velocità necessaria alla partenza. Arial: manovra del surf in cui il surfer lascia l’acqua ed effettua un piccolo arco in aria. Locals: sono le persone che vivono e sono originarie dello spot dove si sta surfando. Long: i longboard, tavole molto lunghe, le più simili alle tavole originali, mediamente sono lunghe non meno di 2 metri. Si usano per “planare” sulle onde. Short: i shortboard, tavole corte, dette anche tavolette, sono le più comuni, le più adatte ad effettuare manovre spettacolari. Picco: punto in cui l’onda inizia a frangere, il punto ideale da cui far partire la surfata. Point-break: un tipo di spot in cui le onde non arrivano direttamente dal mare aperto, ma solo dopo essere state deviate sulla costa da un promontorio che le frange. Paddle-out: o anche “uscire”, è l’azione di lasciare la spiaggia e portarsi sul picco. Session: si intende da quando il surfer fa un paddle-out a quando esce e torna sulla spiaggia, di solito dura due o tre ore, raramente quattro. Una giornata piena di surf ha normalmente non meno di due session. Spot: la spiaggia o comunque il luogo dove si surfa, normalmente prende il nome che viene dato al surfer che l’ha scoperto. Sunset: tramonto in inglese, si intende un “sunset” la session eseguita durante le ultimissime ore di luce della giornata. Surfer: il surfista, colui che surfa. Wipeout: quando un surfer perde l’equilibrio e viene “lanciato via” dalla forza dell’onda. Con onde grandi è molto pericoloso e non sono rari i casi di ferite anche gravi come conseguenza di un wipeout.
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