Super Tele
Sono sempre più leggere, sono sempre più sottili. Il mercato lo richiede ed i produttori si adattano. Stiamo parlando delle canne telescopiche da surfcasting. Fino a qualche anno fa, la più semplice delle classificazioni separava in due grandi gruppi le canne da surf: quelle a sezioni e le telescopiche. Le prime, in due o tre pezzi, avevano parti forgiate in materiali diversi per ottenere effetti... diversi in sezioni... diverse. Un materiale, per lo più fibre composite con saltuaria presenza di carbonio, per ottenere un calcio più rigido in grado di permettere buone prestazioni in fase di lancio; il cimino leggero, fibra di vetro e resina, garantiva una buona sensibilità. Tutto questo per ripartire meglio (e di canne ripartite infatti si parla) l'azione sia di lancio che di pesca. Le telescopiche non potevano regalare le stesse prestazioni. La presenza di molte sezioni (in media 6) indeboliva la struttura, già non rigidissima di suo, visto il materiale utilizzato (quasi sempre fibra di vetro), rendendo proibitivo l'utilizzo delle "tele" con grosse zavorre. Si facevano preferire per il prezzo, evidentemente più basso, e per l'ingombro ridotto. Infatti una ripartita spesso ci guardava dall'alto dei suoi 2 metri e più di ingombro mentre la tele non superava il metro.
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