Su molenti sardu si frigada una borta scetti
Presidente superstar. E’ forse questa l’immagine che la più alta carica della Fipsas ha di se stesso? Un uomo a capo di una delle più importanti federazioni del Coni può, evidentemente, dire di tutto e il contrario di tutto. Così è stato a proposito della licenza di pesca in mare a pagamento, tanto che alla fine della sua gestione sarà ricordato, tra le altre cose, per due fatti. Il primo è la difesa della temutissima licenza di pesca sportiva in mare e la seconda la vittoria, presunta, contro la stessa licenza. Il tutto nel giro di pochi anni che possono essere, coerentemente, così riassunti. All’amichevole invito dei funzionari ministeriali per disegnare il futuro della pesca sportiva e ricreativa in mare, Fipsas e pochi altri molto, molto meno rappresentativi, hanno risposto di buon grado e per rendere la gentilezza, hanno “aperto” alla possibilità di una licenza di pesca in mare onerosa. Ma, fiutato l’inganno, Fipsas in testa, che contava di “convertire in tesserati i titolari di licenza, vista la mala parata è saltata sull’altro fronte: mai una licenza di pesca in mare! E, coerente a questo comandamento, ha combattuto su tutti i fronti, persino affrontando i potenti “amici” di prima, addirittura con intere pagine di protesta sui maggiori quotidiani nazionali. Oggi, l’ultima striscia, sempre a cura dell’attentissima federazione, dice che nulla si muove in contrasto alla nostra attività. In poche parole: sui tavoli del Mipaaf è sparito ogni documento sulla paventata licenza. Certo è una sintesi, credibile visti i rapporti che il presidente ha coltivato nella capitale, ma è presto per cantare vittoria. Lo dice anche il prof. Ugo Claudio Matteoli, al quale oggi diamo supporto: “bisogna vigilare... ci ritenteranno”. Speriamo che anche il toscanaccio si rifaccia al detto a noi familiare: “su molenti sardu si frigada una borta scetti”.
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