Piccoli spot, con tante potenzialità. Ecco cosa si cerca a inizio estate: piccole spiagge dove trovare pesce con continuità e con la speranza di assistere a qualche bella sorpresa. Su Gunventeddu è di sicuro un’ottima opzione.
Esposta ai venti di scirocco e levante, la spiaggia di Su Gunventeddu si trova nel comprensorio di Pula. Per essere precisi la spiaggia si divide in due settori: la parte settentrionale, Su Gunventeddu appunto, chiusa a nord dall’alto promontorio del parco di Santa Vittoria; la parte meridionale, spiaggia di Is Figus che termina sugli scogli che la separano dai ciottoli di Nora. Per brevità però, tra pescatori, si indica tutto l’arenile con il nome di Su Gunventeddu anche perché i parcheggi si trovano proprio lì. E comunque la separazione non è solo toponomastica, ma comprende anche aspetti che riguardano la pesca e vedremo tra poco. In tutto la spiaggia non è più lunga di 300 metri. È utile parlare di questa tipologia di spot proprio in questo periodo che precede di poco l’estate.
La balneazione impone di pescare solo dal tramonto all’alba. In tutto il Mediterraneo centrale regna già, con la sua poderosa impronta, l’anticiclone estivo che quest’anno sembrerebbe essere arrivato molto in anticipo. In queste condizioni, nel giro di poche settimane, le lunghe spiagge battute con profitto nei mesi passati, sono diventate sterili. Ecco allora che in questo periodo è meglio cercare soluzioni “miste”, con roccia sia ai lati che in acqua, circondata da piccole distese sabbiose, comunque mosse dalla corrente che si forma sempre in prossimità dei promontori. Su Gunventeddu può essere preso quindi ad esempio come prototipo di una classe di spiagge che il pescatore potrà riconoscere anche in altre zone della Sardegna. Mi vengono in mente Piscinnì, sempre a sud, ma anche, fatte le debite distinzioni, Portu Maga in Costa Verde, Le Bombarde di Alghero, Vignola a nord e per completare il nostro periplo, Foxi Manna a Tertenia, Cala Pira e Genn’e Mari. Su Gunventeddu è caratterizzato da sabbia bianca e fondale che digrada dolcemente. Impossibile raggiungere con un lancio la prateria di posidonia che, presente a chiazze, inizia ben oltre i 200 metri da riva. Come anticipato, esistono delle differenze tra i due settori che la compongono. Le rocce sommerse coprono una gran fetta della parte settentrionale, tanto che verrebbe naturale escluderla. Ma in corrispondenza di una scaletta in legno che sale verso le case c’è un canalone sabbioso, non più ampio di 30 metri. I pesci percorrono questo passaggio per avvicinarsi a riva e questa carta bisogna giocarla senza dubbio. Nel settore di Is Figus c’è più spazio per piazzare le canne e gli unici ostacoli sono costituiti da due complessi di rocce sempre affioranti e quindi facili da evitare nel lancio. In tutto, la spiaggia pulese può ospitare un numero contenuto di canne da pesca; la classica scelta quando si va a pesca in due, massimo in tre.
Primi serra e sparidi - Cosa ci possiamo aspettare a Su Gunventeddu? Tutto. In inverno qui si fanno con continuità le spigole “col vivo”. Con l’arrivo della stagione estiva si verifica l’ormai canonico cambio di predatore. Addio spigola, adesso è l’ora del serra. Tutto il comprensorio di Pula, da ormai almeno 20 anni, è uno dei migliori per quanto riguarda il serra fishing. Su Gunventeddu non fa eccezione, tanto che vale la pena destinare uscite esclusivamente alla ricerca del serra.
La presenza delle rocce rappresenta però un vero ostacolo quando si deve fronteggiare un pesce che ama difendersi con improvvise e prepotenti fughe laterali. L’acqua bassa negli ultimi metri prima della riva costituisce un altro elemento che potenzialmente potrebbe favorire la fuga del serra. Ma tutto ciò rappresenta una sfida degna di essere accolta perché ogni serra catturato qui regala molte emozioni.
Stufi di pescare serra? (Nessuno lo è veramente…). Su Gunventeddu offre ampia scelta. Bastano due scatole di arenicola e un mazzetto di cannolicchi per trascorrere una piacevole nottata in compagnia di saraghi reali e fasciati. Quasi mai si tratta di catture eclatanti. Ma si sa, in mezzo alla minutaglia nuota sempre il grosso esemplare. Ma l’elemento davvero distintivo di questa spiaggia, quello che fa si che si venga a pesca con piacere, è la grande varietà di specie disponibili. Qui non sono casuali catture di tanute, corvine, pesci di scoglio come triglie e tordi. E non mancano le più comuni, ma sempre ben accette, mormore e orate. Insomma uno spot ricco di sorprese. Co fili sottili (intorno allo 0,16) e ami adeguati all’esca utilizzata, le catture arriveranno con costanza, magari a ondate, come spesso succede in piccoli spot come questo. Su Gunventeddu è quindi la classica opzione utile per mantenere in allenamento il lancio e la manualità sul picchetto, trascorrendo alcune ore in compagnia e godendosi il fresco del soffio continuo che arriva dal mare.
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