Strani Incontri
Lo sviluppo tecnologico di materiali e metodi produttivi industriali interessa anche il settore della pesca ricreativa sportiva. Esche sempre nuove e attrezzature sempre più specialistiche sulle varie tecniche ci consentono anche di ampliare lo spettro delle catture che possiamo insidiare con le esche artificiali. Il boom della pesca a spinning in Italia è legato indissolubilmente ad un pesce, la trota. In primis le fario che popolavano ancora abbondantemente tutti i fiumi e i torrenti e ancor più le iridee, sempre più numerose e facilmente disponibili ovunque grazie allo sviluppo di allevamenti e (successivamente) laghetti a pagamento. Altro storico avversario degli spinners italiani è sempre stato il luccio, il predatore più grosso e cattivo che si potesse incontrare nelle nostre acque, tanto apprezzato quanto bistrattato e coperto da una fama poco coerente con la vera natura di questo splendido pesce. L'arrivo e la diffusione del bass poi scompigliò le carte, fornendo agli appassionati italiani un nuovo avversario, lunatico, aggressivo, combattivo e capace di regalare nuove emozioni con nuove esche e tecniche indirizzate in modo mirato alla sua cattura. Il contorno poi era dato dai predatori minori quali persici reali, cavedani, cheppie e scardole. La cattura di pesci come carpe, carassi e tinche con esche artificiali è stata per lungo tempo legata solo a eventi accidentali ed occasionali. Negli ultimi anni però la pesca a spinning sta vivendo un nuovo boom, e di pari passo mercato e appassionati hanno dato vita ad uno sviluppo di tecniche, attrezzature ed esche che potenzialmente ci consente di catturare con esche artificiali qualsiasi tipo di pesce, in barba al fatto che sia un predatore o meno. Sempre più spesso si sente parlare di ligth game, ossia un insieme di attrezzature, esche, accorgimenti tecnici e prede target che sono scaturite da appassionati della pesca con attrezzature ultra leggere.
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