Spot Impossibili
Qualche settimana fa mi sono trovato a pescare, dopo tanto tempo, in un lago che, per sua natura e tradizione, era da me catalogato come uno spot difficile ma mai e poi mai avrei pensato di dovermi ricredere al punto di doverlo segnare come “spot impossibile”. Il lago in questione è un bacino non tanto frequentato, ricco di carpe, bass e con qualche tinca.
Un primo fallimento
Mi sono presentato sul luogo di pesca, ovviamente con la roubasienne, convito di riuscire a prendere qualche pesce anche di dimensioni discrete, ma così non è stato. Ho iniziato a pescare a 13 metri, con una punta equipaggiata con un elastico cavo del 2,8, lenza madre dello 0,16, finale dello 0,14 e amo del 16. Il galleggiante a filo passante da 0,8 grammi con una distribuzione dei pallini classica per pescare appoggiati, quindi un pallino all'asola del finale, uno 10 centimetri più in alto e a 20 centimetri da questo il bulk di taratura. Come esca ho iniziato con il bigattino in alternanza con il mais dopo aver effettuato, con uno sfarinato, un buon fondo di pastura a mano.
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