Spinning, Eging e Kayak Fishing
Superato il grosso scoglio della sezione provinciale di Sassari, oggi presieduta da Massimiliano Cabras, a capo dell’Asd Ploaghe fishing club, si potrebbe ipotizzare, per la Fipsas regionale, un futuro tutto in discesa, vista anche la ripresa di Oristano che dopo anni e anni di sopore, seppur ancora da strutturare, dà finalmente segni di ripresa. Ci sono tre elementi, che potrebbero vivacizzare e rilanciare la pesca in Sardegna, uno è lo spinning, l’altro è l’eging (si legge eghing), e un altro ancora, il kayak fishing. Lo spinning è un’attività sempre più seguita in Sardegna già tema di raduni e gare più o meno estemporanee che però vanta nel calendario amatoriale anche diversi impegni fissi all’anno, praticamente in tutte le coste delle Sardegna. Stesso discorso vale per l’eging, oggi praticato più o meno con le stesse modalità. Si tratta di un’attività ad alto potenziale, almeno pari allo spinning, per certi versi paragonabile, come impegno fisico, solo che le ore preferite sono dal tramonto in poi. Entrambe non richiedono un grosso investimento economico o temporale. Basta una canna, qualche esca, e per male che vada una mezz’oretta libera. Si parla inoltre del kayak fishing, una disciplina nascente ma praticata da un gran numero di appassionati e che già vanta uno sbocco internazionale come il Campionato del mondo, tra l’altro in svolgimento, al momento di scrivere, in Portogallo. E se pensiamo a un futuro non immediato, allora è necessario coinvolgere una base più estesa e volgere lo sguardo verso i giovani, la sola linfa vitale che può assicurare un futuro alla pesca. Inoltre, visto che ci siamo, perché non coinvolgere l’altro 50% del genere umano: le donne! Ormai sono troppi anni che non si riesce in un’opera significativa. La loro presenza è più che marginale e non c’è giustificazione, vista la passione e le evidenti capacità che esprimono.
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