Spigole a Luglio
di Andrea Muntoni
È il 27 luglio e, insieme a mio figlio Alessandro e Samuele Salis, i più piccoli componenti della nostra società Aquile di Mare di Arbus, ci troviamo a partecipare a Sa Di e su Serra, gara di surfcasting nella formula singola, organizzata dai “cugini” degli Amici del surfcasting Sardegna. La gara è dedicata interamente alla cattura del serra. Samuele e Alessandro attendono impazienti l'estrazione del nostro numero che ci darà il via! Finalmente eccolo e si parte. Tra le spiagge dell’ovest inserite come uniche valide nel regolamento, decido di optare per Piscinas. Questa spiaggia, negli ultimi anni ha regalato numerose catture di serra, anche se la taglia va sempre diminuendo… Arrivati al parcheggio, il tempo di scaricare i bagagli e si va. Vedo subito che le postazioni vicino al molo sono già occupate, ma eravamo pronti anche a questo, avendo organizzato il bagaglio il più leggero possibile. Cominciamo a camminare verso sinistra e cioè nella parte più meridionale di Piscinas, verso le rocce. È dura! La sabbia è molle, i carrellini affondano tanto quanto i piedi, ci dobbiamo fermare almeno due volte prima di raggiungere la meta. Di tanto in tanto sento i ragazzi sghignazzare, stiamo praticamente… attraversando il tratto di spiaggia dei nudisti. Ma finalmente ci siamo, poco prima di arrivare al piccolo promontorio trovo un punto che mi convince. Ne parlo con Samuele e anche lui mi da parere positivo. Così ci disponiamo con Samu sulla destra, poi al centro io e Alessandro alla mia sinistra. È ora di buttare i piombi in acqua. Montate tutte le canne ci si raduna a chiacchierare, aspettando la partenza di qualche canna. Il regolamento valuta come validi solo i pesci serra. E così anche gli inneschi sono dedicati interamente al serra: trancio di muggine, di sardina e anche di seppia, tutti su parature con cavetto d’acciaio. Aspettiamo il tramonto fiduciosi, ma purtroppo invano. I tranci vengono cambiati con frequenza. Sono ormai le 23.00 e di serra neanche l'ombra. Richiamo Samuele e Alessandro e li convinco a fare una camminata verso le rocce, con l’intento di recuperare qualche muggine vivo. Per fortuna la nostra “passeggiata” ci regala una decina di muggini, ottimi da innescare vivi. Rientriamo verso la postazione e le canne sono così come le abbiamo lasciate. Durante il tragitto qualche muggine muore. Inneschiamo alcune canne a vivo ed aspettiamo. Passano pochi minuti e Samuele fa la sua prima preda: una spigola che sfiora il mezzo chilo. La spigola ha attaccato un trancio di sardina su cavetto d’acciaio. “Bene!” esclamo, “non è valida in questa gara ma hai il pranzo di domani”. Non passano neanche 10 minuti, mi avvicino nuovamente a Samuele e gli faccio notare che ha una canna spiombata. Samuele mi dice di aver innescato un muggine vivo. Inizia il recupero ed ecco una seconda spigola, questa volta sui 600 grammi, inutile per la gara ma ottima per il campionato interno estivo delle Aquile di Mare e per il pranzo del giorno successivo. Ritorno alla mia postazione con Alessandro e notiamo l’ultima canna… sembra dritta. “Ale” gli faccio, “secondo me hai preso qualcosa”. Alessandro corre verso la canna e inizia il recupero. Da subito la sente pesante, ma non sente tirare.
Ed eccola, la sua prima spigola, appena sotto il chilo! La cattura è avvenuta con un muggine vivo. Facciamo la foto di rito da cui traspare la grande contentezza di Ale; preda valida per il campionato interno. La notte trascorre tranquilla. Verso le 2, quando i ragazzi si stanno riposando nei loro ripari, illumino una canna e osservo che la lenza è completamente in bando. Il mulinello è rivolto in favore della corrente. Inizio a recuperare e capisco subito che si tratta di una spigola; riesco a portarla a riva. È bella pesante e fermerà l’ago della bilancia a 1988 grammi! Un’altra cattura fatta con cavetto d’acciaio e trancio di muggine. Sono incredulo, in una spiaggia che d’estate è piena di serra, non si vede un solo predatore dai denti aguzzi ma siamo pieni di spigole a due passi da riva. Non possiamo permetterci di sostituire i cavetti con il nylon, la gara è dedicata al serra e non possiamo rischiare. Sveglio i ragazzi, facciamo qualche foto con un’altra preda non valida per la gara ma ottima per il campionato interno. Il libeccio soffia bello teso ed arriva la pioggia, tanta pioggia. La corrente, sempre più forte, trascina molte alghe e noi rimaniamo “fuori pesca”. Poi il vento gira da libeccio a maestrale, le alghe spariscono e decido di insistere sino all’alba. Ma il giorno non ci porta neppure un serra. Con i due guerrieri Alessandro e Samuele, abbiamo affrontato una notte per nulla tranquilla: il forte vento e la pioggia ci hanno provato ma hanno anche portato tante belle catture. Si rientra comunque soddisfatti, sorpresi per aver fatto quattro spigole in pieno luglio. Questa avventura la ricorderemo proprio così: Spigole a Luglio! Il mare non smette mai di regalare sorprese.
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