Spigola Stagione Aperta
Adesso che la stagione estiva è finita, possiamo tirare le somme per quello che sarebbe dovuto essere un ottimo periodo per la pesca con il galleggiante. Come si è scritto in più occasioni, i mesi più caldi dell’anno spesso coincidono con una maggiore attività, i pesci lasciano le acque profonde e si avvicinano al sottocosta, diventano più attivi, bla, bla ,bla… Per tutti gli amanti della pesca con la bolognese questa estate non ha regalato troppe soddisfazioni; assodata la veridicità sulle previsioni di cambiamenti climatici e la tropicalizzazione del nostro mare, questi fattori hanno portato in dote la massiccia invasione di “nuovi” predatori, barracuda e pesci serra in primis, voraci e presenti oramai in tutte le aree portuali ed in molte coste della nostra Isola. Senza dubbio questo è un dato che ha modificato anche il nostro modo di interpretare la pesca. Una mattina con poche tocche è ormai la prassi; lanci un sasso chi questa estate può vantare gli stessi carnieri di muggini, lecce stella, occhiate e sparlotte di qualche anno fa. Per fortuna che kuda e serra mal “digeriscono” l’acqua fredda e quindi, mai come quest’anno, benvenuto autunno! E benvenuta spigola, il predatore che sino a qualche anno fa troneggiava sul gradino più alto della catena alimentare ma che, con la “discesa degli Unni”, ha dovuto arretrare ed auto confinarsi, sia nello spazio che nel tempo: nello spazio perché oramai la troviamo soprattutto all’interno delle aree portuali, immobile sotto le barche in attesa del momento propizio per scatenare l’attacco, ma sempre più di rado in caccia sulle punte o all’imboccatura di canali e porti; nel tempo poiché la spigola si è velocemente adattata alla nuova situazione e da predatore in pianta stabile ha preferito trasformarsi in predatore partime. Brevi finestre di attività si susseguono a lunghi periodi di pigrizia ed attesa. Per il pescatore non è facile trovare il ritmo giusto, azzeccare il momento migliore per posizionare il panchetto e sfilare dalla sacca la bolognese. Diciamo che almeno in linea generale, fortunatamente ancora vale la regola del “meglio all’alba ed al tramonto”.
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