Spigola - La Rivincita della Regina
E' stata dura, ma alla fine sembrerebbe che la regina abbia difeso la sua corona. Negli ultimi vent’anni, nelle nostre spiagge, siamo stati testimoni dell’arrivo di un formidabile predatore: il pesce serra. La sua presenza, all’inizio saltuaria, è diventata col passare del tempo sempre più costante e ingombrante. Il serra frequenta gli stessi habitat da sempre dominio della regina dell’inverno, la spigola. Spiagge basse, foci di fiumi, aree portuali; dove prima si incontrava solo il branzino, la guerra per il dominio di questi spot era aperta e sembrava che la regina dovesse soccombere. Il serra si muove in branchi numerosi, è dotato di una dentatura affilata, in grado di tagliare in due di netto le sue prede e in pochi anni ha colonizzato gran parte delle spiagge sarde. In molti eravamo convinti che il confronto non fosse neanche possibile. Il barbaro venuto dall’oriente avrebbe annientato la regina ed il suo impero; era questione di tempo. E invece… è bastato che le condizioni meteo volgessero “al brutto”, con alcuni mesi di forti piogge, come non capitava da troppo tempo… è bastato che i corsi d’acqua iniziassero a gettare a mare con regolarità per giorni, settimane, mesi, “sporcando” il limpido mare e riempiendo le foci di detriti… è bastato insomma che l’autunno tornasse a essere autunno e l’inverno inverno. In questi mesi la spigola ha riconquistato spazi ormai perduti, complice un clima che ben si adatta al suo stile di caccia, fatto di agguati nella schiuma, nel torbido, in corrente; e tutto a scapito del serra, vandalo solito a razzie improvvise ma più a suo agio in mari con temperature miti e acque chiare. Le tante catture di questi mesi testimoniano un cambio di tendenza. Di più! Alcune tecniche di pesca, con l’arrivo del serra, sembravano avere le ore contate. Mi riferisco soprattutto alla pesca con il vivo o con grosse esche quali seppie e calamari interi. Questi inganni, negli ultimi anni venivano maltrattati dal serra, in grado di dilaniare l’esca e tagliare di netto lo 0,40. L’utilizzo del cavetto d’acciaio, necessario in queste situazioni, portava come prima e più importante conseguenza il crollo degli attacchi della spigola...
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