Spiagge da 4 Mori
Una gara a campo libero d’estate, con condizioni meteo che hanno costretto i pescatori al cambio di strategia all’ultimo momento. Il trofeo 4 Mori ha regalato tante catture, sorprese, qualche delusione e la certezza che Daniele Bullita e Marco Mossa sanno il fatto loro.
Dai Marchixeddu, non lasciarmi da solo. Ho bisogno di un “navigatore” esperto e affidabile. Con queste pietose parole, ma soprattutto con 4 (dico quattro!) pizze al taglio a testa, sono riuscito a convincere Marco Anedda a farmi da spalla la notte tra sabato 24 e domenica 25 giugno, una notte da 4 Mori. Marco avrebbe voluto partecipare alla gara, ma poi gli impegni di lavoro… Insomma, l’ho trascinato fuori da casa, devastato dalle lunghe ore trascorse lavorando sotto il sole cocente. L’ho convinto a seguirmi con gli unici mezzi a mia disposizione: birra fresca, mozzarella filante e la certezza che “tanto non dobbiamo fare molta strada, vedrai che con il maestrale saranno tutti a Giorgino”. Mai previsione fu più sbagliata… o quasi. Andiamo per ordine.
Surf e WhatsApp
Da mesi si parlava, tra gli appassionati di surfcasting, dell’imminente trofeo organizzato dai ragazzi di Sarroch. L’impegno profuso da Erasmo Demontis, Lorenzo Fadda e soci ha fatto si che intorno al sodalizio si radunasse un numero impressionante di sponsor, abbastanza da mettere in piedi una manifestazione al top. I ragazzi del 4 Mori hanno voluto, per la prima edizione del loro trofeo, una location accogliente e comoda, villa Siotto. Il montepremi “monster” ha attirato tantissimi appassionati anche se poi, l’inspiegabile defezione da parte di alcune società ha fatto si che ai nastri di partenza si siano presentati 70 pescatori, 35 box in tutto. Erasmo e soci hanno proposto un regolamento a campo libero, scelta inusuale per il periodo, con la possibilità di pescare da Is Arenas a Lotzorai e cioè in tutte le spiagge del sud. I partecipanti sono stati inseriti in un gruppo WhatsApp dedicato e tutti, una volta raggiunto lo spot scelto, hanno dovuto pubblicare la posizione in tempo reale. La misura, che serve per garantire un più corretto svolgimento della gara, ha trasformato di fatto la manifestazione in una grande uscita di gruppo. Una regola che condividiamo e speriamo sia adottata in tutti i prossimi eventi.
Maestrale, anzi no!
Nei giorni precedenti la gara, il maestrale ha soffiato teso. Le previsioni garantivano la presente del fresco vento da nord ovest anche per tutta la notte di sabato. Condizioni che sembravano “chiudere” le spiagge dell’ovest, spazzate dalla forte mareggiata. I pescatori hanno così costruito la loro strategia immaginando una pesca con vento alle spalle. E dove, se non a Giorgino, è possibile fare “numeri” con queste premesse. La lunga spiaggia tra Cagliari e Capoterra, nei giorni precedenti, aveva regalato carnieri spettacolari. I negozi di pesca sono stati assaltati, l’arenicola è diventata oro. Poi però, il vento a smesso di soffiare e una brezza umida da sud ha in poco tempo colorato di marrone il mare di Giorgino. Urge un cambio di strategia! Dove andare in questi casi? La logica e l’esperienza hanno consigliato di fare rotta verso est. Mai decisione fu più sbagliata! E chi ha creduto in Giorgino è stato ripagato. Il mare color cappuccino non ha spaventato Andrea Sundas e Riccardo Arrus (Gli Amici e il Mare), sicuri che Giorgino non li avrebbe traditi. Con loro c’erano Paolo Muscheri e Paolo Uccheddu (Polisportiva Sud Ovest), sicuri che la magia dei giorni precedenti si sarebbe ripetuta. Combattendo tutta la notte con alghe e zanzare, Andrea e Riccardo hanno portato a riva 38 tra mormore e orate con quasi 8000 punti totali; i due Paolo ben 54 prede e poco più di 7500 punti. Una bella pescata, costruita pesce dopo pesce, rimanendo sulle canne tutta la notte. Marco ed io però non abbiamo creduto nella loro scelta e, seguendo le news pubblicate nel gruppo gara, ci siamo spostati verso est: Capo Ferrato, Cala Sinzias, Scoglio di Peppino, Tiliguerta. “A Murtas no, ti prego Fede, non arriviamo fin lì. Sono a pezzi e ho ancora un po’ di fame…” mi ha supplicato Marco. Peccato perché nella bella spiaggia del Sarrabus, troppo spesso interdetta alla pesca, Massimo Cabras e Gian Nicola Corda (Ploaghe Fc) hanno costruito un’ottima prestazione, con 38 catture totali. Una bellissima conferma, lo dobbiamo dire, è arrivata dal settore di Tiliguerta. Qui Luca Toni e Fabio Carboni (JCasting team), accoppiati con Marco Atzori e Andrea Ruggeri (Gli Amici e il Mare) hanno trovato lunghissime mormore, un classico di questo spot, caratterizzato dalla presenza di alcune interessanti rocce a pochi metri da riva. E poi, pesci pettine, occhiate e qualche leccia stella, pescata ai cambi di luce. A poche centinaia di metri abbiamo incontrato Luca Putzolu e Carlo Congiu che però alla fine si sono dovuti accontentare di appena 15 catture.
Sant’Antioco premia
Ok, a Giorgino si è pescato nonostante le previsioni negative; il mare piatto non ha premiato chi ha scelto est. Ma allora, chi ha vinto? Dove? Mai come in questo caso vale il detto: “Squadra che vince non si cambia!”. Daniele Bullita e Marco Mossa, portacolori dei 4 Mori, in questi ultimi anni stanno diventando degli habitué al gradino più alto del podio. Le loro vittorie hanno un elemento comune: sono dei “maghi” nel scegliere la spiaggia. In questo caso hanno puntato decisi su Coaquaddus, sulla sponda orientale di Sant’Antioco. In un certo senso, una mossa simile a quella di chi ha cercato fortuna a est, viste le simili condizioni di pesca. “Anedda, pare che il duo Bullita-Mossa stia pescando bene a Coaquaddus. Andiamo?”. “Scordatelo Fede, portami a casa che ho fame e a quest’ora ormai è tutto chiuso”. Peccato, avrei potuto documentare la loro prestazione eccellente. Che poi la serata per loro non era iniziata bene. La bassa marea aveva di fatto trasformato in uno sterile acquitrino lo spot scelto. Ma poi, con la notte che avanzava e la marea montante, il pesce si è avvicinato a riva. Daniele e Marco hanno saputo portare a riva 49 prede, per lo più mormore e occhiate. Per loro oltre 9000 punti totali e la conquista del trofeo. Cosa rimane di questa gara? La grande prova di Daniele Bullita e Marco Mossa, autentici numeri uno nelle prove a campo libero. E numeri uno sono tutti i 4 Mori, con un’organizzazione spettacolare che nei prossimi anni, siamo sicuri, sarà ripagata con un numero sempre maggiore di partecipanti. Rimane poi la certezza che certe spiagge sono “stagionali”, in alcuni mesi dell’anno sono comunque ricche e pescose; vedi ad esempio Giorgino che in questi mesi non ha per forza bisogno del maestrale per regalare emozioni.
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