Sparidi nel Golfo
Il primo step per chi vuole avvicinarsi alla pesca dalla barca è senz’altro la pesca a bolentino. Un tempo era sufficiente una lenza avvolta in un sughero grossolanamente rettangolare, calata a mano con un pezzo di seppia o sardina o magari un verme. Oggi invece, la canna è diventata una necessità. Infatti il lento ma inesorabile degrado ambientale e la pesca commerciale sempre più invadente e deleteria con la conseguente diminuzione della popolazione ittica, ha smorzato gli effetti di quella concorrenza alimentare che faceva scattare sull’esca nuvole di animali ancora prima che arrivasse sul fondo. Sempre oggi, per catturare un pesce, la lenza deve essere molto sottile, quasi invisibile. Gestire quel filo, caduto a pagliolo, poteva essere fattibile allora ma con diametri che attualmente non superano lo 0,30, difficilmente si può fare a meno di un mulinello. Tanto più che spesso non si tratta di nylon ma di altre fibre, multifibre, PE, materiali assai più capricciosi e meno accomodanti della lenza tradizionale quando c’è il rischio di nodi o grovigli.
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