Solamente Pane
Il mese scorso, mi trovavo per l’ennesima volta a pesca in un laghetto nel cagliaritano, a detta di molti ricco di carpe di buone dimensioni. Era la quarta volta che ci tornavo nel giro di due settimane e decisi di piazzarmi sempre nel solito posto che ovviamente credevo fosse il migliore. A tredici metri da riva avevo un fondo di 3 metri circa con uno scalino a otto metri e la vegetazione permetteva di “lavorare” il pesce, durante il combattimento, in tutta sicurezza. Essendo la postazione abbastanza in discesa, avevo anche il riparo dal vento che soffiava alle spalle e quindi potevo pescare con l’acqua senza increspature avendo una visuale ed un controllo sul galleggiante spettacolari. Come esche utilizzavo un po’ di tutto: bigattini, mais e lombrichi e per la pasturazione sfarinati dolci con l’aggiunta di mais e bigattini. Ogni tanto con la coppetta andavo a rovesciare in acqua un po’ di lombrichi tagliuzzati e pellet da due millimetri. Le mangiate e le catture erano numerose, nell’ordine di 15 pesci all’ora ma nonostante tutto non ero contento. Cos’era quindi che mi lasciava con l’amaro in bocca e non mi appagava appieno? La taglia dei pesci! Erano tutte carpette intorno al mezzo chilo che si, ti facevano divertire ma io ero li per pescare pesci di ben altra taglia e dato che me ne avevano garantito la presenza tornai a casa deluso ma non sconfitto.
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