Soft Baits
La continua ricerca sulle materie plastiche di sintesi ci consente al giorno d’oggi di poter disporre di materiali dalle caratteristiche davvero uniche e accomunati da una prerogativa comune: la duttilità. Anche l’industria delle esche artificiali ha attinto a questi materiali sempre più innovativi e non solo nei tempi più recenti, ma sin dagli albori dello sviluppo delle prime resine viniliche. Ad onor del vero le prime esche dal corpo morbido furono realizzate in caucciù. Si trattava di imitazioni di grossi lombrichi, ma ebbero scarso successo a causa dell’eccessiva rigidità del materiale. L’idea di un corpo morbido che ricordasse al predatore la consistenza di una vera preda al momento dell’attacco però si rivelò ottima, e fu questo uno dei motivi che aprì la strada alla nascita delle “soft baits” (continua sul giornale).
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