Settimane della Pesca Sostenibile
La crescente preoccupazione per lo stato degli oceani porta quasi la metà dei consumatori a cambiare la propria dieta per motivi ambientali.
In occasione della quarta edizione delle Settimane della Pesca Sostenibile 2024 che si tiene dal 14 al 27 ottobre 2024, MSC Marine Stewardship Council pubblica i dati emersi dalla nuova ricerca su attitudini e motivazioni dei consumatori di prodotti ittici in Italia e nel mondo.
• Il 48% degli italiani hanno cambiato la propria dieta per motivi ambientali
• Il 38% dei consumatori in Italia vorrebbe mangiare più pesce se avesse la sicurezza di non causare danni agli oceani
• Il 36 % degli italiani contro il 53 % del 2022 ritiene che entro 20 anni sarà impossibile salvare gli oceani dai danni irreparabili causati dall'uomo
• L'Italia però si distingue per essere uno dei paesi più orientati alla sostenibilità.
Quasi la metà dei consumatori che cambiano le proprie abitudini alimentari lo fanno a causa di preoccupazioni ambientali, secondo una nuova ricerca globale promossa da Marine Stewardship Council (MSC), organizzazione non profit che protegge gli oceani promuovendo la pesca sostenibile. La ricerca è pubblicata in occasione della quarta edizione delle Settimane della Pesca Sostenibile, una campagna nata per ricordare l’importanza del consumo sostenibile di prodotti ittici.
La ricerca, realizzata in collaborazione con Globescan, tratteggia l’identikit di un consumatore sempre più pessimista riguardo la possibilità di salvare gli oceani e garantire la disponibilità delle specie ittiche preferite in futuro, ma molto consapevole e attento alle ricadute sull’ambiente dei comportamenti individuali, e che sceglie quindi di modificare la propria dieta per ragioni ambientali e predilige prodotti alimentari, in particolare quelli ittici, di provenienza sostenibile.
I ricercatori hanno chiesto a più di 27.000 persone provenienti da 23 Paesi se la propria dieta fosse cambiata rispetto a due anni fa. Delle oltre 22.000 persone che hanno risposto affermativamente, il 43% l’ha fatto per motivi ambientali; altre ragioni rilevanti sono la salute e il prezzo. In Italia, questa percentuale sale al 48%.
Il cambiamento maggiore si è verificato nelle carni rosse, come manzo e agnello, poiché a livello globale il 39% degli acquirenti intervistati ha confermato di aver ridotto il consumo negli ultimi due anni, mentre in Italia la percentuale è del 57%. Il 46% dei nostri concittadini ha dichiarato di aver mangiato più verdure e il 12% ha dichiarato di aver mangiato più pesce rispetto a due anni fa. Guardando al futuro, il 27% degli intervistati globali e il 38% dei consumatori italiani hanno anche affermato che sarebbero disposti a mangiare più pesce se avessero la sicurezza di non causare danni agli oceani.
A livello globale il cambiamento climatico è la principale preoccupazione ambientale, con il 51% seguito dal timore per eventi estremi e distruzione di boschi e foreste. Anche nel nostro Paese la prima preoccupazione ambientale riguarda il cambiamento climatico (56%), seguito però dai danni causati da inquinamento e spazzatura a fiumi e torrenti (43%) e eventi estremi (43%). Molto alta anche la preoccupazione per lo stato degli oceani a livello globale e nazionale: il 91%degli intervistati globali e il 94% di quell italiani si dice preoccupato per le loro sorti.
Crolla l'ottimismo sulla possibilità di salvare gli oceani da danni irreversibili. Diminuisce infatti la percentuale di italiani che ritiene che entro 20 anni sarà possibile salvare gli oceani dai danni irreparabili causati dall'uomo, che passa dal 53% del 2022 al 36% di oggi; mentre cresce la percentuale che ritiene improbabile che la propria specie ittica preferita possa essere disponibile tra 20 anni (che passa dal 33% di due anni fa al 50% attuale).
A fianco di questo quadro poco rassicurante, la ricerca rileva anche un buon livello di responsabilizzazione e attenzione alla sostenibilità da parte dei nostri concittadini. Infatti, l'Italia si distingue per essere uno dei paesi più orientati alla sostenibilità, classificandosi terza tra tutti i Paesi interessati dall’indagine per importanza data a questo tema.
Quasi otto consumatori italiani su 10 credono che il pesce che compriamo possa influire sulla salute degli oceani, i quali possono essere protetti consumando solo pesce da fonti sostenibili. Per questo l’82% desidera maggiori informazioni sulla sostenibilità dei prodotti ittici, e l'87% vorrebbe che il pesce acquistato fosse tracciabile a una fonte sostenibile. Inoltre, quasi il 40% degli intervistati afferma che una maggiore disponibilità di opzioni sostenibili rappresenterebbe un incentivo all'acquisto e consumo di pesce.
“L’importanza del tema della sostenibilità per gli italiani è evidente e in crescita” afferma Francesca Oppia, direttrice del Programma MSC in Italia. “È necessario però mantenere sempre alta l’attenzione verso questo tema, perché il Pianeta e i suoi oceani hanno bisogno dell’urgente impegno di tutti. E proprio per sensibilizzare sull’importanza dell’impegno individuale, lanciamo in questi giorni la quarta edizione delle Settimane della Pesca Sostenibile, una campagna che raccoglie intorno a sé i principali attori della filiera ittica alimentare del nostro Paese”.
Le Settimane della Pesca Sostenibile2024 - La nuova edizione delle Settimane della Pesca Sostenibile invita tutti a scoprire il mare di vita che si cela dentro il marchio blu MSC presente sui prodotti ittici a base di pesce proveniente da una pesca sostenibile secondo lo Standard MSC. Il marchio blu MSC è simbolo di una pesca che avviene nel rispetto delle risorse ittiche e dell’ambiente marino, in modo tale da rispettare la ricchezza della vita sott’acqua. Scegliere prodotti con il marchio blu significa contribuire a mantenere sano e pieno di vita l'intero ecosistema marino.
LeSettimane della Pesca Sostenibile riuniscono i maggiori attori della filiera, brand e retailer, insieme per sensibilizzare e celebrare il valore delle scelte di consumo responsabile. Aldi, Consorcio, Bennet, Bofrost, Delicius, Carrefour, Findus, Conad, FRoSTA, Consilia, Coraya, Mareblu, Eismann, Rio Mare, Eurospin, Ocean47, Rizzoli, Lidl, I Love Poke, Sapore di Mare, Sheba® (Gruppo Mars), Ipermercati Tosano, Talatta. Queste aziende, riunite in un ambito pre competitivo, saranno protagoniste di una campagna di sensibilizzazione che comprende una serie di iniziative di comunicazione digital e nei punti di vendita e attività promozionali che offriranno ai consumatori la possibilità di conoscere meglio i prodotti certificati MSC.
L’evento della campagna - Il 23 ottobre 2024 alle 10:30 a Casa Emergency, in via Santa Croce 19a Milano, MSC organizzerà una conferenza. Per informazioni e per registrare la propria presenza scrivere amscpescasostenibile@msc.org
Dal 2016 e ogni due anni MSC e Globe Scan collaborano alla realizzazione al Consumer Insights Report. Il sondaggio del 2024 su oltre 27.000 persone è stato condotto in 23 paesi tra gennaio e marzo 2024. Di tutti gli intervistati, 20.000 si sono identificati come consumatori di pesce.
Marine Stewardship Council (MSC)Marine Stewardship Council (MSC) è un’organizzazione non-profit internazionale. La nostra visione è che gli oceani siano pieni di vita – oggi, domani e per le generazioni future. Il nostro programma di etichettatura e certificazione riconosce e premia le pratiche di pesca sostenibili con l’obiettivo di creare un mercato di prodotti ittici sostenibile. Il marchio blu pesca sostenibile MSC indica che i prodotti derivano da un’azienda di pesca certificata indipendentemente, su base scientifica, seguendo lo standard MSC per la sostenibilità ambientale della pesca; sono tracciabili e riconducibili a un approvvigionamento sostenibile. Più di 674 attività di pesca nel mondo sono coinvolte nel programma MSC. Queste aziende pescano il 19% del pescato globale. Più di 20.000 prodotti ittici con il marchio blu MSC nel mondo sono a disposizione dei consumatori.
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