Serra tra Dolce e Salato
Le foci costituiscono un punto di contatto tra due realtà completamente diverse: l’acqua dolce incontra quella salata e la miscela dà vita a un’ampia area caratterizzata da acqua che non è né dolce né salata, bensì salmastra. Questa zona interessa diversi chilometri di fiume prima dello sbocco al mare e coinvolge anche una vasta area antistante la foce stessa. L’ampiezza della zona salmastra può variare a seconda delle stagioni, della portata del fiume e dell’andamento delle maree. Questo mondo “a metà” rappresentato dalla foce è ricco di pesci diversi durante tutto l’anno. Vi troviamo le specie che tollerano bene sia le acque salate sia quelle dolci. Il principe delle zone di foce è senza dubbio il muggine, che frequenta tutto l’anno lo sbocco al mare dei fiumi; a seguire, troviamo la spigola, che risale dal mare fino a trovare aree caratterizzate da sole acque dolci; infine l’anguilla, il più grande migratore, che compie un percorso inverso, dal fiume verso il mare, dove si riproduce e depone le uova. Però, oltre alle specie legate a queste zone specifiche, possiamo trovare anche pesci tipici delle acque interne, che si adattano comunque ad alti gradi di salinità, oppure specie di mare che si avvicinano alle foci in cerca di cibo, portato in abbondanza dal flusso dell’acqua. Ne sono un esempio i Ciprinidi come scardole e carpe che vengono catturati nelle vicinanze del mare, oppure alcune prede comuni in acqua salata come orate, saraghi e ombrine.
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