Semplicemente Spigola
Con l’arrivo della stagione fredda entriamo nel momento magico della spigola: i branchi di branzini, anche in gruppi di centinaia di esemplari di taglia, nuotano verso terra in cerca di luoghi sicuri, lontani dal mare in burrasca e dalle forti correnti. Le migliaia di uova deposte da una femmina, circa 100mila per ogni chilo di peso del pesce, hanno forma sferica e galleggiano: se venissero deposte in mare aperto in pieno inverno, sarebbe certamente una strage. Per questo le spigole cercano zone riparate, vicino alla costa, con fondali misti di sabbia e posidonia, ritenuti più sicuri sia per le uova sia per gli avannotti. E le aree portuali fanno parte di questi luoghi: sono ambienti più tranquilli rispetto al mare aperto ma, in realtà, questa calma è solo apparente, perché le acque dei porti sono zone veramente “calde” per la presenza e l’attività di grossi branzini che scelgono i grandi scali portuali come “nursery” per i loro avannotti. Qui i fondali variano da una zona all’altra: in quelli più vasti ci confronteremo con profondità che potranno variare dai 5 ai 20 metri e, spesso, adoperare un artificiale in acque tanto profonde non è affatto semplice. In quasi tutti i porti italiani, abitualmente, le spigole frequentano i punti più profondi durante il giorno, mentre con il buio si avvicinano ai fondali più bassi e tranquilli per dedicarsi alla riproduzione. Solo per la cronaca è giusto ricordare che in quasi tutti i porti dello Stivale è vietata la pesca, o meglio, si possono bagnare gli artificiali solo in determinati punti. A voi la scelta di essere casti e puri o spinner “fuorilegge”... Precisato questo aspetto, concentriamo allora la nostra attenzione sulle acque del porto, un luogo semplice, e di facile accesso per tutti gli spinner, anche per quelli meno esperti, vediamo come si muove la spigola in questi luoghi e cerchiamo anche l’esca più semplice da utilizzare per fare centro. Spot semplice, esca semplice... semplicemente spigola!
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