Semplice e Vincente

Semplice e Vincente

di Katia Vacca

Ogni tanto può servire fare un reset completo e ricominciare da capo. La tecnologia ed i nuovi materiali hanno cambiato radicalmente il modo di intendere la pesca dalla riva. Oramai è normale vedere pescatori anche alle prime armi con bolognesi da 8 metri, mulinelli leggerissimi ed in bobina lenza quasi inesistente. Tutto ciò è un bene perché la nuova tecnologia ha abbassato i costi e portato molte migliorie ad attrezzi che prima erano pesanti e poco maneggevoli. Ma se mi fermo a pensare al mio passato da pescatrice (ahimè, ne sono passati di pesci sotto ai ponti…), dopo 20 anni che pratico questo sport penso alla sensazione che provai quando pescai la mia prima orata, che emozione! A quei ricordi mi torna a scorrere un'adrenalina indescrivibile, la soddisfazione (quando capitava) di pescare le prime orate, una preda così ricercata e ambita dalla maggior parte degli appassionati di pesca. E per me, come per tutti i pescatori, dopo aver collezionato bellissime catture, il ricordo delle prime pescate un po' era finito in un cassetto della memoria, quasi in disparte. Ed invece non bisognerebbe mai dimenticare l'innocenza e l'euforia che si manifesta alle prime catture importanti.

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