Semaforo Verde
Finalmente il semaforo è verde. Fuori dall’emergenza sanitaria, si discute come abbattere le ultime resistenze anti Covid. Di fatto siamo in stagione, estiva naturalmente, agognata ma ahimè anche temuta. Una recrudescenza del virus e delle sue varianti può essere possibile proprio in questo periodo. E sarebbe, se incontrollata, una vera catastrofe. Proprio adesso che aspettiamo 10 milioni di turisti e quindi ci apprestiamo, pare, alla promiscuità senza controlli. Quindi saremo noi i tutori, gli untori, comunque i protagonisti di questo periodo felicissimo ma estremamente delicato e potenzialmente pericoloso. L’economia, per quel che apprezziamo in periferia, si sta rimettendo in moto. Aspettiamo il tutto esaurito negli alberghi e nei porti. I cantieri nautici sono in piena attività, sfornano barche come se mai dovessero finire e la pesca pare rivivere i fasti dei decenni passati. Tutto ciò non meraviglia ma potrebbe essere solo una fugace contingenza, prevedibile e non per forza significativa. Il vero esame lo dovremo sostenere a breve, non più tardi della fine dell’anno, quando il governo europeo darà, speriamo, l’ok al recovery plan. Nella speranza che l’Italia questa volta si distingua per lungimiranza e serietà, godiamoci questo anticipo di normalità, questa frenesia palpabile che avvicina tutti, irrimediabilmente, al mare. Diamo libero sfogo alla pesca, alla nostra passione in barca o dalla riva, oppure nei laghi, comunque con una canna in mano.
Buon divertimento!
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