Scardole Sotto i Piedi
Alle 5:15 di una calda mattina di Ottobre sono sotto casa di Giorgio e mentre aspetto che esca per caricare l’attrezzatura, mi passa vicino un cane. Non so se fosse il sonno o cosa ma ho avuto l’impressione che dicesse guardandomi dritto negli occhi “oggi potevi dormire fino alle 10:00 ed invece sei in piedi dalle 4:30 per farti poi tre ore di macchina e lanciare due lenze in acqua…”. Ebbene si ci si sveglia presto e si fanno anche un sacco di chilometri, ma per me la pesca è anche questo… finalmente Giorgio esce di casa e dopo aver caricato la sua attrezzatura partiamo alla volta di Federico e finalmente siamo in viaggio. Delle tre ore passate in macchina, il 90% del tempo lo trascorriamo parlando di pesca ed il restante 10% lo utilizziamo per respirare. Stavolta la destinazione si trova alle pendici del Gennargentu e l’invaso è situato a circa 800 metri sopra il livello del mare. Ad attenderci in prossimità del lago c’è Alessio Niffoi, esperto conoscitore della zona nonché fortissimo pescatore sardo che ci spiega brevemente le caratteristiche del lago e ci parla della sua fauna ittica. All’interno del bacino sono quindi presenti trote sia fario che iridee, tinche, vaironi, scardole, anguille, carassi (anche rossi) e lucci. Per una belle pescata con la roubasienne non potevo chiedere di meglio anche perché di scardole, a detta di Alessio, il lago era pieno.
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