Scambiatori e Intercooler
Salvo rarissime eccezioni, tutti i motori marini per il diporto provengono da motori per la trazione terrestre, o l’uso industriale, i quali normalmente impiegano il raffreddamento ad acqua. All’atto della “marinizzazione” il fabbricante può scegliere tra due opzioni: circuito di raffreddamento aperto o diretto, oppure circuito chiuso o indiretto. Nel circuito aperto, o diretto, l’acqua di mare viene fatta circolare direttamente nelle camicie per raffreddare il motore. Nel raffreddamento indiretto, invece, il motore viene raffreddato da un fluido circolante in un circuito chiuso, ed è quest’ultimo che, attraverso uno scambiatore di calore, viene poi raffreddato dall’acqua di mare. Nei motori diesel, dove il maggior peso conseguente alla presenza dello scambiatore non è di eccessiva importanza, si è generalizzato l’utilizzo del circuito chiuso, soprattutto perché assicura una costanza maggiore della temperatura. Nei motori a benzina, invece, dove è spesso il rapporto peso/potenza a determinarne la scelta, talvolta è possibile scegliere tra le due opzioni. La scelta non investe i motori fuoribordo che, per ragioni di peso e d’ingombro, utilizzano universalmente il raffreddamento diretto (continua sul giornale).
Commenti ()