Sardine d'autunno
A iniziare dall’autunno e per tutti i mesi invernali, le condizioni meteo divengono sicuramente molto più turbolente rispetto a quelle dell’estate. I venti soffiano con maggior forza e per più tempo, sospingendo le onde sulle scogliere che provocano schizzi, correnti violente e schiuma. Sappiamo bene cosa ciò voglia dire per la pesca sportiva: l’immediato sottocosta diventa il regno dei grossi sparidi che, sollecitati dal mare che strappa, rivolta e sconvolge il fondo, vanno alla ricerca del cibo messo allo scoperto. Si tratta soprattutto di saraghi, occhiate e anche orate. Tuttavia, le condizioni meteomarine che dobbiamo affrontare non sono le più facili perché se decidiamo di pescare con il mare molto movimentato, leviamoci dalla testa fili sottili e attrezzatura leggera. Queste sono le classiche condizioni di pesca "dura" al sarago, tecnica che impiega canne fisse robustissime, galleggianti molto corpulenti e terminali adeguati. Ma se invece attendiamo non tanto la scaduta, cioè quel periodo più o meno lungo caratterizzato dal calo del vento che ha generato la mareggiata, ma la fase post-scaduta, allora le cose stanno diversamente perché possiamo pescare con un’attrezzatura più leggera. Infatti, anche quando le onde sono quasi del tutto sparite, in genere l’acqua rimane piuttosto torbida e i pesci continuano ad approfittare di queste condizioni. Anche noi possiamo approfittarne, innescando la sardina.
Condizioni meteo e località
Per generare una mareggiata, nella cosa occidentale della Sardegna, è
necessario un bel Maestrale forte che, almeno a quanto dicono, soffia per un numero di giorni dispari, la maggior parte delle volte per tre giorni di fila, cosicché possiamo andare a pescare nel quarto giorno o quinto, se non al sesto, quando le onde si sono abbastanza smorzate ma l’acqua rimane ancora torbida. Nella costa orientale invece sono necessari i venti che soffiano da sud-est. Per ciò che riguarda il periodo della giornata, l’alba, il tramonto e la notte sono i momenti migliori. Prima di tutto è necessario trovare e raggiungere una bella costa rocciosa e individuare una caletta o qualche stretto canale o insenatura delimitata da due punte rocciose, dove la profondità dell’acqua sia di 2 - 3 metri o anche più. Se pescassimo quando la schiuma è ancora molto intensa, andrebbero bene anche 50 centimetri di profondità. Ma non sono queste le condizioni marine che cerchiamo, almeno in questa occasione (continua).
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