Sa bussinara

In politica si usa dire interlocutorio e normalmente il termine rappresenta una fase sterile della discussione dove ancora non si sa dove si andrà a parare. Allo stesso modo, a proposito di tonno, ma anche di pesca sportiva (passatemi la generalizzazione), mi pare che ad alti livelli, la situazione sia piuttosto confusa. Lo è certamente a proposito del tonno rosso, anche a livello comunitario, forse perché scossi dalla “bussinara” di Doha, dove il Giappone ha messo le cose in chiaro e ribadito chi deciderà, come e quando allentare lo sforzo di pesca. Così è, anche a livello nazionale, dove di pesca sportiva, proprio non se ne parla più e in quanto a tonno rosso si rimanda tutti a Carloforte, il 3 giugno, per un seminario internazionale che “metterà” a fuoco la situazione nel Mediterraneo. Per chi è abituato a fare programmi e muoversi su certezze, almeno per quanto riguarda temi a noi cari, certo non è un bel periodo. Neanche a livello federale (Fipsas) la situazione regna tranquilla. I postumi del commissariamento del settore mare sono ancora vivi e la parola fine, il giudice, non l’ha ancora pronunciata. In questo caos generale, mi viene da chiedermi cosa sarebbe successo se ognuno di noi avesse avuto una licenza di pesca del costo di 20 euro, prima che il Governo disponesse quest’ultima finanziaria da 24 miliardi. La risposta? Con tutta probabilità, così come è successo con altre categorie, quei 20 euro sarebbero diventi 30, poi 40, poi... Di fronte a questa concreta possibilità e impotenti di fronte all’incertezza generale, per il mancato accordo fra le parti, acquista maggior significato il censimento dei pescatori promosso da Mondo Pesca, l’unica azione a costo zero, che potrebbe tutelarci da brutte sorprese. Per questo, vi invitiamo a partecipare compilando, oltre le schede che girano in tutte le attività commerciali, il questionario on line, a cui potete accedere cliccando semplicemente sul nuovo sito: www.mondopesca.it