Riscoprire la Condivisione
Buon Natale. L’aria, le luci, gli eventi, ci ricordano che tra pochi giorni si celebrerà una festa sentita, che bene o male coinvolge tutti e che per qualche giorno ci renderà più buoni, più disponibili, più generosi, più comprensivi. Chissà se le donne sarde, quelle piccoline, si sentono coinvolte in questa atmosfera, se sarà o no un di più al loro essere, quello naturale, quello per cui sono nate. Io non sono estremamente sensibile e non saprei rispondere, so solo che mi piacerebbe condividere questa loro predisposizione di base, forse aumentata con le prime nevi. E mi piacerebbe sperare, quindi, che il Natale duri di più, magari tutto l’anno. E così, senza più confini temporali, mi piacerebbe sperare in sentimenti di comunità e mutuo soccorso più diffusi. Già, perché sono convinto che questa, la ricerca di un mondo migliore, più umano e più reale, sia la strada giusta, quella di cui oggi c’è davvero bisogno per risalire la china. E non lo dico solo perché credo e spero, lo dico perché il mondo della pesca, la mia passione e spero e credo anche la vostra, sta vivendo in maniera diffusa qualcosa di simile. Una certa parte di questa attività in Sardegna, la più organizzata, forse la più in crisi, sta riscoprendo il valore della condivisione, degli interessi comuni, dello sviluppo, della rinascita. Allo stesso modo e nello stesso tempo è coinvolta anche Mondo Pesca. Sembra che il settore abbia liberato quegli anticorpi, forse sopiti, che attraverso il garbo, l’educazione, la semplice esposizione di istanze legittime, stanno, forse, come le piccole donne sarde, riportando al centro della discussione le cose basilari, le più importanti, quelle da cui ripartire.
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