Riproduzione anno 2013

Riproduzione anno 2013

Anche quest’anno, con la collaborazione della dottoressa Gabriella Autiero, abbiamo avuto l’opportunità di seguire il ciclo riproduttivo della trota sarda, argomento che abbiamo già trattato nel numero di Agosto 2012. La riproduzione è stata effettuata nell’impianto di troticoltura di Sadali della Comunità Montana Sarcidano-Barbagia di Seulo dove è presente uno stock di riproduttori di trote, nate in cattività da genitori provenienti da una popolazione non ibridata con trota fario, che a fine dicembre presentavano le gonadi in uno stadio avanzato di sviluppo. Per poter indurre gli animali a completare questa fase è stato necessario ridurre la temperatura dell’acqua che essendo proveniente da una risorgiva arriva nelle vasche a temperatura costante di circa 12° C tutto l’anno. La riduzione del flusso d’acqua in entrata in concomitanza con i freddi invernali e le nevicate hanno  consentito di portare al temperatura sotto i 10° C ricreando le condizioni ottimali per portare a completa maturazione gli animali. Tra gennaio e febbraio è stato possibile procedere alla fecondazione delle uova mediante la tecnica a secco. Le femmine, dopo essere state opportunamente anestetizzate, sono state spremute per consentire l’espulsione delle uova. Queste sono state quindi fecondate con il seme ottenuto dalla spremitura dei maschi. Dopo alcuni minuti le uova sono state accuratamente risciacquate per asportare i residui del seme dei maschi e quindi riposte nelle vasche di schiusa (vasche California). Complessivamente sono state fecondate circa 20.000 uova; mai si era arrivati ad ottenere un così elevato numero. Le uova hanno completato la loro schiusa nell’arco dei 30-35 giorni dalla fecondazione. Ormai sono trascorsi alcuni mesi e gli avannotti misurano circa 25 millimetri. Hanno superato con successo la fase di assorbimento del sacco vitellino ed il passaggio all’alimentazione autonoma. In una prima fase sono state alimentate con l’artemia salina viva e poi si è passati gradatamente all’alimentazione con il mangime. A questo punto dovremmo solo attendere che crescano e tra un anno saranno pronte per essere rilasciate nei nostri fiume. Intanto le trotelle nate i primi mesi dello scorso anno hanno raggiunto la taglia ottimale per il rilascio e ci stiamo preparando per fare una prima sperimentazione di ripopolo con un consistente numero di animali… ma questa è un’altra storia.