Ricciola e Cala di Seta

Ricciola e Cala di Seta

Presenta un corpo allungato e possente, con coda biforcuta, tipica dei grandi nuotatori. La testa è proporzionata, con una bocca abbastanza larga. Le pinne dorsali sono due, con la prima che risulta più piccola della seconda. Il dorso è blu o grigio argento con fianchi più chiari e il ventre bianco. Lungo la linea laterale corre una banda scura con iridescenza dorata, molto evidente anche sul capo, dall’angolo della bocca alla parte superiore del dorso, passando per l’occhio. I giovani sono di colore giallo, con bande verticali più scure e per questo motivo vengono spesso chiamati “limoncini”. La sua dimensione massima registrata ufficialmente è di 190 centimetri per 80,6 chili di peso, praticamente un sommergibile all’amo. Si riproduce in primavera o ad inizio estate, quando si riunisce spesso sui cappelli delle secche in nutriti branchi di dimensioni omogenee. Vive generalmente in mare aperto, fino ad una profondità di 300 - 350 metri circa, ma durante i mesi caldi si avvicina alle coste, lungo le quali è possibile incontrarla anche in pochi centimetri d’acqua, generalmente a caccia di cefali. Famosa per la sua voracità. La leggenda vuole che siano stati trovati esemplari da 40 - 50 chili, agonizzanti sulla battigia, con spigoloni da 4 - 5 chili incastrati in gola. È tuttavia più facile incontrarla sulle secche al largo o sulle punte che sprofondano rapidamente, dove immergendosi è possibile imbattersi in ormai sempre più rari caroselli emozionanti di pescioni che nuotano all’unisono.

Come distinguerla
La ricciola da alcuni è confusa con la leccia amia la quale si distingue per una colorazione più chiara, la coda biforcuta e appuntita e per la pinna dorsale e quella anale posizionate alla stessa altezza sul corpo.

Curiosità
La vita gregaria porta la ricciola a rimanere in gruppo anche dopo che un pesce è stato allamato o sparato in apnea, con il resto del branco che sembra quasi non capire cosa stia succedendo a quel loro compagno, restandogli intorno per un po’ di tempo.

In tavola
Fino a pochi anni fa la ricciola era solo occasionalmente presente nei banchi dei mercati ittici e quindi anche sulle nostre tavole. Eppure le sue dimensioni, spesso generose, e la particolarità delle sue carni ben si adattano a preparazioni sofisticate ed anche alla nostra cucina mediterranea, ricca di aromi, spezie e profumi.

Carpaccio di Ricciola
Ingredienti per 4 persone: 350 grammi di ricciola freschissima, olio extravergine di oliva, succo di limone, sale e pepe.
Procedimento: pulite la ricciola e tagliate i filetti a fette molto sottili. Disponete le fette su di un ampio piatto da portata. A parte, preparate una salsa mescolando il succo di limone con l’olio d’oliva, sale ed un pizzico di pepe. Condite la ricciola con la salsa e lasciate marinare per qualche minuto. Servite subito, accompagnando il piatto con dell’ottimo vino bianco, strutturato e con un buon tenore in alcool.

Cala di Seta - Vermentino di Sardegna Doc
Il paese di Calasetta è noto in tutto il mondo per l’antichissima produzione della “seta marina”, il bisso, un tessuto pregiatissimo che si ricavava da un grande mollusco bivalvo, la Pinna Nobilis. L’insenatura dove veniva allevata la Pinna Nobilis era conosciuta come Cala di Seta, da cui a preso il nome Calasetta.
Il Vermentino di Sardegna Cala di Seta, prodotto dalla cantina Calasetta è un Vermentino al 100%. E’ ottenuto con uve coltivate in zone collinari del sud ovest della Sardegna, su suoli calcareo argillosi e deve la sua qualità eccellente al favorevole clima dell’area, con inverni miti ed estati calde ed asciutte. Dopo la diraspatura, il raffreddamento del mosto e una breve macerazione delle vinacce, il vino viene conservato per almeno 2 mesi a bassa temperatura in presenza delle proprie fecce. Dopo la chiarificazione il vino è immediatamente imbottigliato.
Il colore è giallo paglierino con i classici riflessi verdastri tipici del Vermentino di Sardegna. Il profumo è persistente, con buona presenza di aromi, sia primari, tipici dell’uvaggio che secondari dovuti all’ottima vinificazione. Frutta fresca, agrumi e fiori di campo i più rilevanti. Al palato è fresco, sapido, morbido e persistente con il classico finale leggermente amaro.
E’ perfetto per accompagnare tutta la cucina di mare: antipasti di crudo, crostacei o frutti di mare, risotti, paella, spaghetti e secondi sia grigliati che fritti. Da servire ad una temperatura di circa 10 °C.