Reservoir Torcino
Negli scorsi numeri abbiamo parlato più volte dei laghetti privati a pagamento, strutture artificiali di ridotte dimensioni le cui caratteristiche principali sono la comodità di accesso, la regolarità e la fruibilità delle sponde, la posizione facilmente raggiungibile dai centri abitati e la continua immissione di pesci. Oggi parliamo dei “reservoir”. Con questo termine si è soliti descrivere le strutture in cui viene fortemente curato l'aspetto naturalistico, non solo in termini di contesto estetico naturale ma anche dal punto di vista della gestione oculata delle dinamiche delle popolazioni ittiche immesse. Solitamente sono grossi laghetti o comprensori di diversi specchi d'acqua di piccole o medie dimensioni, immersi in scenari naturalistici di forte impatto e con una cura molto elevata della qualità dell'offerta, sia come materiale ittico, sia come accessibilità e pulizia che come strutture ricettive. Senza nulla togliere ad altre ottime realtà sparse in tutto lo stivale attualmente le due maggiori riserve in Italia sono senza dubbio Il parcolaghi di Acquapartita a Bagno di Romagna in provincia di Forlì-Cesena e la riserva dei laghi dei cigni a Torcino, in provincia di Caserta. Siamo andati a visitare la seconda, con la promessa di potervi parlare molto presto anche del parcolaghi.
Continua a leggere sul giornale...
Commenti ()