Regina in Torrente
È una bella giornata di fine maggio e con il mio amico Alessio decidiamo di andare a trote. Per farlo scegliamo di addentrarci in luoghi difficili da raggiungere, impervi, dove la corrente del fiume ospita ancora qualche trota fario diffidente. L’appuntamento è per la mattina presto; con noi portiamo solo le fidate telescopiche, piccole e facili da trasportare e armeggiare anche in spot con tanti ostacoli. Il finale è uno spezzone dello 0,16. L’esca invece è più varia, sia viva che artificiale. Infatti abbiamo vermi di terra, camole e qualche cucchiaino. Arriviamo a destinazione dopo quasi un’ora di cammino nella boscaglia. Il fiume scende bene, ci sono dei piccoli laghetti. Da subito peschiamo qualche piccola trota che rilasciamo. Tante si slamano, non riusciamo a capire il perché. Notiamo che preferiscono l’esca viva, a spinning non mangiano. Si continua a lombrico, in corrente. Poi sento una strana mangiata, parte, non riesco a frenare! Il pesce prende filo, non è una trota. Dopo quasi mezz'ora di tira e molla inizio a vedere una sagoma enorme. Sembra di colore giallo, chiamo Alessio, anche lui incuriosito. Finalmente mi appare, la più bella regina delle carpe, con una livrea giallo oro. Non avendo un guadino devo chiedere aiuto ad Alessio che con maestria la prende e la salpa. Foto di rito a cui segue il rilascio. Questa è la pesca sportiva. Rientriamo a casa stanchi per la camminata. Qualche trota l'abbiamo presa, tante rilasciate, ma la soddisfazione ci ha ripagato di tutta la fatica.
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