Regalino di Natale
Tanti auguri a tutti. Che sia un felice Natale. E così sarà, certamente. Il regalino, infatti, forse l’abbiamo già ricevuto tutti, perlomeno ce lo stanno impacchettando. Si tratta di una licenza di pesca in mare a titolo oneroso. Una vigliaccata che non solo impone un balzello ingiustificato ma promette di devolvere i profitti alla pesca professionale. Oltre il danno, la beffa. Cornuti a mazziati. 20 euro per chi pesca dalla barca e 10 per la restante parte. Non tutto però è perduto. Ancora manca l’ufficialità. E intanto si levano feroci le voci di protesta. Una in particolare è quella della Fipsas. La più accanita, la più offesa. Invita all’unione, al sostegno della società civile e denuncia, nomi e cognomi, i politici autori del misfatto: Catanoso Genoese Francesco (FI-PDL), Oliverio Nicodemo Nazzareno (PD), Caon Roberto (Misto, ex Lega). E minaccia di dar conto, se il provvedimento fosse approvato, di chi in parlamento l’avrà sostenuto. Bene... giusto... bravi! Ma... ricordo male oppure proprio la Fipsas, in tempi non remoti e comunque compatibili con la mia sempre più debole memoria, è stata autorevole sostenitrice di un opportuno tesserino a pagamento, magari facilmente gestibile dalla più grossa organizzazione sportiva del settore? La licenza di pesca in mare era un grosso errore allora e lo è altrettanto oggi. E se la Fipsas, come è logico che sia, volesse il sostegno del popolo, ci aspettiamo tutti un Mea culpa per aver dato il la a un grosso equivoco che ci vede costretti oggi sulla difensiva e probabilmente soccombenti contro l’armata unita di Governo e pesca professionale.
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