Rappresentazione Utm
Durante le nostre navigazioni, consultiamo le carte nautiche numerose volte e spesso ci saremo imbattuti in numeri color magenta posti lungo le scale delle latitudini e delle longitudini. Molti di coloro che si sono preparati per superare l’esame della patente nautica ed hanno studiato sulle carte didattiche dell’Istituto Idrografico, avranno certamente provato un certo disagio nel leggere (questa volta con lo stesso colore dei numeri che rappresentano i gradi) questi numeri. Quanti di voi si sono domandati cosa significano e cosa rappresentano questi numeri color magenta riprodotti sulle scale delle latitudini e su quelle delle longitudini? La spiegazione è riportata in sintesi all’interno della carta nautica, nel riquadro color magenta, che ha per titolo “reticolato chilometrico della proiezione conforme Universale Trasversa di Mercatore”. Un titolo lunghissimo per indicare che si tratta di una rappresentazione della terra compresa tra i paralleli 80° Nord e 80° Sud. La terra così rappresentata viene divisa nel senso della latitudine, in 20 fasce ampie ciascuna 8° di latitudine (8°x20=160°: appunto la differenza di latitudine tra 80° Nord e 80° Sud), contraddistinte dalle lettere C, D, E, F, G, H, L, M, N, P, Q, R, S, T, U, V, W, X, partendo da Sud (le 10 fasce che vanno da C ad M sono nell’emisfero Sud, quelle da N a X, nell’emisfero Nord). Nel senso della longitudine, la terra viene divisa in 60 fusi ampi 6° (6°x60 =360°), contraddistinti da cifre e numerati a partire dall’antimeridiano, verso Est. L’unione di fasce orizzontali (nel senso dei paralleli) e dei fusi verticali (nel senso dei meridiani) origina un grigliato formato da tanti piccoli trapezi (sferici e isosceli), contraddistinti da lettere e cifre. L’Italia si trova racchiusa nelle zone individuate dalle fasce orizzontali S e T e dai fusi verticali 32, 33 e 34. Queste zone vengono ulteriormente divise in quadrati di 100 chilometri di lato (sia nel senso della latitudine che in quello della longitudine); questi quadrati vengono individuati da una coppia di lettere, delle quali la prima indica la colonna e la seconda la riga. Questo tipo di rappresentazione è largamente utilizzata dall’esercito e dall’aeronautica e comincia ad apparire anche in marina.
Coordinate chilometriche e geografiche
Se prendete una carta nautica qualsiasi (io sto consultando la carta della “Bocche di Bonifacio”; la n.42), noterete che, in piccolo, in alto a sinistra del numero color Magenta, vi è un altro numero. Questo numero indica la distanza, espressa in chilometri, che ci separa dalle linee di riferimento. Così, per esempio, il numero 45, che appare prima del numero 30000 sulla scala delle latitudini, significa che quel punto della terra si trova a 4.530.000 metri sopra l’Equatore. Non è agevole effettuare la trasformazione di questa coordinata chilometrica nella corrispondente coordinata geografica ed oltretutto sarebbe priva di significati pratici dal momento che sulle carte sono riprodotte le due scale. Ma vediamo come si leggono e scrivono le coordinate chilometriche sulla carta nautica (io sto consultando sempre la carta delle Bocche di Bonifacio). Prima di tutto leggiamo, nelle indicazioni riportate in color Magenta all’interno della carta (riquadro posto in basso a sinistra del titolo), come si chiama la zona che contiene la parte di Sardegna che stiamo consultando e vediamo che è contenuta nella zona 32T, quadrati di 100 chilometri, denominati ML e NL. Le coordinate chilometriche di un punto sulle carta nautica verranno annotate in modo simile al seguente: 32T NL 652122. Questa scritta indica che il punto si trova nella zona 32T, nel quadrato di 100 chilometri di lato denominato NL. Le cifre 652 e 122 indicano le coordinate chilometriche verticali (corrispondenti alla latitudine) e le coordinate orizzontali (corrispondenti alla longitudine). Per esempio, se volessimo determinare le coordinate chilometriche del fanale di Punta la Madonnetta (ad ovest di Bonifacio, Isola di Corsica), dovremmo innanzitutto riportare le indicazioni relative alla zona (32T), quindi quelle del quadrato chilometrico che lo contiene (NL, perché il faro si trova a destra dello 0 in color Magenta) e successivamente i valori che leggeremo, utilizzando il coordinamometro riportato sotto il riquadro magenta a lato del titolo della carta. Nel nostro esempio 8 è il primo numero che indicherà la coordinata corrispondente alla latitudine, seguito dalle cifre 19 (cioè 1,9 chilometri). Procedendo analogamente per la coordinata corrispondente alla longitudine, otterremo le cifre (22) , che andranno scritte subito dopo la cifra 1. In questo modo abbiamo ricavato le coordinate chilometriche del fanale di punta la Madonnetta, che sono: 32T NL 819 122. Sicuramente è molto più semplice farlo praticamente che non spiegarlo in queste righe. I disegni che allego serviranno certamente a chiarire meglio il procedimento. Questo sistema permette di individuare sulla carta un punto di cui siano note le coordinate chilometriche e, viceversa, ricavare le coordinate chilometriche di un punto segnato sulla carta, conseguentemente, è possibile stabilire le corrispondenti coordinate geografiche (latitudine e longitudine) di un punto di cui siano note le coordinate chilometriche. Può essere interessante abbinare, nella navigazione costiera, la consultazione delle carte nautiche pubblicate dall’Istituto Idrografico alle carte del’Igmi (Istituto Geografico Militare Italiano), che utilizza la rappresentazione Utm e cioè Universale Trasversa di Mercatore.
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