Quale Rotta?
Nel precedente articolo, abbiamo confrontato, an-che se sommariamente, la navigazione lossodromica con quella ortodromica ed abbiamo constatato che esistono, per entrambi i metodi, alcuni vantaggi e alcuni svantaggi. Pertanto la scelta del tipo di navigazione da intraprendere è frutto di un accurato studio, nel quale devono, oggettivamente, esaminarsi tutti gli elementi a disposizione del comandante, il quale, nella scelta, si dovrà avvalere di tutte le proprie conoscenze nautiche. Con la speranza, quindi, di aggiungere un nuovo tassello alla vostra conoscenza, riprendiamo il discorso lasciato nell’articolo precedente. Guardate attentamente la figura 1 e seguite quanto vi esporrò: sia P il polo terrestre, A il punto di partenza e B quello d’arrivo. L’arco AB rappresenta l’arco di lossodromia che unisce i due punti. Dividiamo tale arco in tratti piccolissimi, mandando per ciascuno i rispettivi meridiani. Otterremo così tanti piccolissimi triangolini formati dall’arco di lossodromia (ipotenusa del triangolo), da un archetto di parallelo e da un archetto di meridiano (continua sul giornale).
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