Progetto Luccio
Nel Maggio del 2012 vi abbiamo parlato per la prima volta della presenza del luccio in Sardegna. Riportai la mia esperienza personale, di pescatore e biologo, precisando che le prime segnalazioni risalivano alla fine del 2010 (mentre le mie prime catture sono arrivate nel 2011) e che la presenza di una specie aliena nelle nostre acque, sebbene di grande interesse alieutico, potesse avere dei lati negativi. Ovviamente, dal punto di vista ecologico e biotico, in ambienti di derivazione antropica, come i bacini di sbarramento, è opinabile il discorso sulla conservazione a dispetto di quello gestionale, tanto più in una regione, la Sardegna, in cui mancando i laghi naturali è da sempre mancato un variegato popolamento ittico autoctono , ma non è questa la sede per un complesso discorso di questo tipo. Voglio invece parlarvi oggi del fatto che questa nuova presenza non è passata inosservata, ne agli appassionati pescatori sportivi ne alla comunità scientifica sarda. E' in piena attuazione, infatti, uno studio a cura dell'Università di Sassari che ha proprio lo scopo di fare chiarezza sulle origini della popolazione di lucci nella nostra isola. Nessuna indagine su come sia arrivato e chi sia l'artefice dell'immissione, ma una ricerca che ha come fine individuare se fra i lucci sardi siano presenti solo lucci di origine nord europea o se sia presente anche esemplari del ceppo Italico. Ecco, prima di parlarvi del progetto (al quale grazie al responsabile scientifico ho modo di collaborare), è doveroso un chiarimento di ordine biologico/tassonomico.
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