Profondo e Sportivo
Passata l’euforia estiva, pescatori e negozianti del settore tirano le somme sulla stagione di pesca. Una grande e positiva sorpresa ha presentato l’ascesa del bolentino di profondità ad uso di tanti pescatori che hanno provato a cimentarsi con questa tecnica, troppo spesso delusi dalla scarsità di prede nell’immediato sottocosta. A favorire l’espansione del bolentino di profondità concorrono diversi fattori. Sicuramente il numero di catture effettuate in base al numero di uscite per mare. Chi pratica la pesca sportiva, da anni sa per certo che le "sturrate" fanno parte del bagaglio di ogni pescatore e che alcune tecniche sono particolarmente soggette alle giornate no. Un altro fattore determinante alla diffusione del bolentino profondo è che sicuramente molti pesci sono migrati a profondità diverse da quelle usuali. Dentici e paraghi catturati oltre i cento metri non fanno più notizia. E che dire delle grosse ricciole che, sui relitti profondi, aspettano soltanto che qualcuno le insidi con le esche giuste? A sostegno della pesca profonda sono arrivate delle attrezzature idonee a questa tecnica. Parliamo di mulinelli elettrici ed elettronici più leggeri, e più sportivi. Per troppi anni si riconduceva ai pescatori del bolentino di profondità una mancanza di sportività, e soprattutto l’obbligo di avere delle super imbarcazioni per andare a venti miglia dalla costa, nelle secche frequentate solitamente solo da professionisti, con mulinelli elettrici enormi e privi di sensibilità (continua sul giornale).
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