Predatori a Solanas
Una macchia rossa seminascosta nel folto canneto mi segnala la presenza del primo predatore, il più astuto. Ed infatti trovo lì, nell'ampio parcheggio sterrato infondo alla spiaggia, un Suzuki Jimny color “Ferrari”; è la casa mobile di Andrea Galiani. Andrea, se frequentate abitualmente le pagine del nostro giornale, avrete imparato a conoscerlo. Non più di un anno fa raccontammo della cattura di una leccia nella spiaggia di Sant'Andrea a Quartu. E poi è entrata nella storia la sua cattura di uno spada, avvenuta nella spiaggia di Gonnesa e sempre documentata da MP. Insomma, quando ho visto sul telefono un messaggio di Andrea ho subito capito che si trattava di roba seria. L'orario però mi pareva inconsueto: le quattro di un tiepido pomeriggio di fine ottobre, quando lui solitamente mi chiama a notte fonda. Lo richiamo subito e mi fa: “Vieni a Solanas, ne ho presa una grossa!”. “Spigola?”, faccio io, sapendo della sua maestria nella pesca al seabass. “No, leccia! Più grossa di quelle dell'anno scorso...”. In mente mi sorgono tante domande, ma la prima è: “Perché Solanas?”. Infatti, guardando il bollettino meteo e osservando il cielo da una finestra a Cagliari, avrei immaginato che le condizioni non fossero le più adatte per questo spot. Solanas è una spiaggia che offre le migliori probabilità di pesca con molto vento frontale e quindi con ponente, libeccio o, al più ovest – nord – oves. Ma quel giorno soffiava un leggero maestrale ed i siti di previsioni meteo davano non più di un metro d'onda su Solanas e spiagge limitrofe, troppo poco. Ed ecco la prima sorpresa. Quando sono arrivato in spiaggia il mare era bello mosso ed il maestrale fresco, quasi forte, altro che leggera brezza. Il mare “sbatteva” sui promontori tra Geremeas e Torre delle Stelle, ruotando e disponendosi frontale rispetto alla spiaggia.
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