Ploaghe Sold Out
Chiunque faccia parte del bellissimo mondo del surfcasting agonistico sardo, ha almeno sentito parlare del Ploaghe Fishing Club e del suo storico presidente Massimo Cabras. La prima è una società che ha negli anni sollevato in misura esponenziale la qualità delle prestazioni dei suoi atleti, mietendo una serie impressionante di successi. Massimo è un presidente che oltre a distinguersi per un palmarès da paura, è sempre stato interprete di una filo- sofia di vita e di pesca sportiva, davvero ammirevole. I pilastri su cui si fonda questo modo di “essere” e badate bene, non “di fare”, sono la cura dei dettagli e il rispetto a tutto tondo, sia per le persone, in questo caso i garisti, che per l’ambiente e il mare in particolare. Sono queste le armi che hanno permesso la realizzazione di un evento atteso come ogni anno con particolare fervore dai surfcaster di tutta la Sardegna: il Trofeo Città di Ploaghe, giunto quest’anno alla sua dodicesima edizione. Una gara con sorprese e veri e propri colpi ad effetto. La pri-ma sorpresa è che il trofeo si faccia, particolare affatto scontato visto che molte gare sono state cancellate causa Covid19. In uno scenario “post bellico” poche società hanno avuto il coraggio (un po’ incosciente) di portare avanti la loro gara. Ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci e anche stavolta è stato così. Appuntamento per il 12 e 13 settembre, saranno 12 ore a picchetto e a coppie. Seconda sorpresa, Massimo e con lui la società, decidono di tagliare a metà la quota di iscrizione. Questo è stato sicuramente lo scossone che ha fatto crollare definitivamente ogni resistenza. È arrivato il sold out, pienone di iscritti! Rimaneva il problema della logistica, trovare un locale abbastanza ampio per scongiurare gli assembramenti tipici del raduno pre gara del sabato, della pesatura e della premiazione del giorno dopo. C’era solo una soluzione, probabilmente la più semplice, ma non per questo la più ovvia: spostare tutto all’aperto. Qua è entrata in gioco la generosità e la dedizione di tutti gli atleti del Ploaghe fishing club, ma anche di tutti coloro che volontariamente e generosamente hanno voluto dare una mano a Max e compagni. Il signor Francesco Masala mette a disposizione, per ben tre giorni, la sua azienda nell’agro di Ploaghe, che diventa così il campo base del Trofeo. Quando noi garisti arriviamo sul posto, all’ingresso ci sottoponia-mo ai controlli anticovid, parcheggiamo e possiamo, pur con il distanziamento obbligatorio, unirci agli altri. Dopo un paio d’ore passate in allegria e una bibita fresca in mano (con poco poco alcool, ndr), si “vola” come di consueto verso il campo gara, flagellato nei giorni precedenti e fino al primissimo pomeriggio da una pioggia torrenziale. E invece, per tutta la gara, neppure una goccia. I pesci ci sono, ma vanno davvero cercati, con una gestione della gara perfetta. Dopo dodici ore di fervida attività da parte di atleti e pinnuti, la tromba che segna il termine della ga-ra decreta la fine delle ostilità. I giudici di sponda che come i garisti hanno passato la notte in bianco, imprecando per qualche bella preda che ha all’ultimo istante ha riguadagnato la libertà, raccolgono le buste dei bottini di 91 coppie. Noi riponiamo le armi nei foderi e nei cassoni e ripuliamo la spiaggia, avendo cura innanzitutto di restituire il litorale assolutamente immacolato. Alla pesatura, pubblica come deve essere, ma nel pieno rispetto delle norme anti Covid, mentre ci rifocilliamo con un’abbondante colazione, si alternano mormore, occhiate, lecce stella, qualche orata, ma anche un buon numero di spigole di media taglia e gli immancabili pesci serra. Questi ultimi non tanti, in verità, ma davvero pesanti. Parliamo di serra con un peso medio di quasi due chili.
Il top è stato raggiunto da Michele Argiolas, in coppia con Enzo Manca (Gli Amici e il Mare), con un serra di oltre 3 chili! Per loro preda più grossa e 5° posto assoluto! Le emozioni si inseguono e alla fine arriva il verdetto finale: vincono Gavino Dore, un veterano, e Marco Casula, un giovanissimo che sta già facendo parlare di sé. I due sono atleti del Maestrale Porto Torres e si piazzano davanti a Josué Floris e Matteo Puppa de Gli Amici e il Mare; terzi Massimo Spano e Simone Deidda dell’HCC. Appena sotto il podio Mattia Pira e Stefano Agri del Blue Fish Team Sassari. Nella classifica per società la spunta Gli Amici e Il Mare Asd Daiwa, davanti ai ragazzi di casa, il Ploaghe Fc, e al Larus Club SS. È l’ora dell’aperitivo, mentre vengono ringraziati pubblicamente tutti quelli che hanno con il loro contributo permesso la piena riuscita dell’evento. In particolare il Comune di Ploaghe, quello di Sorso, la Fipsas Sassari nella persona di Ferdinando Solinas e il Panificio Mocci, fornitore ufficiale del club e curatore al meglio del buffet. Il buffet, appunto, l’atto finale, quello durante il quale si ritorna tutti amici, la tensione della gara se n’è definitivamente andata e dovunque ti giri puoi percepire tanta, tanta amicizia. Si mangia e si beve, ma soprattutto si ricorda, si scherza, insomma, si sorride… anche sotto la mascherina. Bravo Max, bravo Ploaghe FC, la gara più importante l’avete vinta voi!
Commenti ()