Pesca all'inglese
Su Mondo Pesca di Luglio, abbiamo iniziato il discorso su una delle più diffuse ed interessanti tecniche di pesca col galleggiante, quella che viene denominata “pesca all’inglese”. Abbiamo visto quali siano le attrezzature caratteristiche, da canne e mulinelli, fili, galleggianti, piombi ed accessori. Oggi entriamo nel vivo del discorso tecnico legato a questo semplice ma raffinato stile di pesca: la costruzione delle lenze.
Quando ho iniziato ad interessarmi a questa tecnica, una delle cose che mi ha colpito fin dalle prime uscite è stata la sua estrema plasticità d’applicazione. Dalle carpe in lago e fiume ai saraghi e alle spigole in mare, passando per le trote nei laghi, i muggini in laguna e occhiate e boghe in porto… ovunque mi sembrava possibile applicare in maniera fruttuosa tale tecnica, ovunque e con qualsiasi tipo di preda e la mia impressione in fondo non si discostava molto dalla verità. Naturalmente ci sono spot in cui tale tecnica non è applicabile e pesci non catturabili con attrezzature per questa pesca, ma se ci riferiamo esclusivamente alle acque interne, direi che i limiti sono veramente pochi. E’ possibile catturare tutte le specie d’acqua dolce presenti nell’isola, ed in quasi tutti i corsi d’acqua, escludendo le tumultuose acque dei torrenti. Naturalmente, non in tutte le acque e non per tutte le specie la pesca all’inglese sarà quella più redditizia, ma a grandi linee un eventuale “purista” (un pescatore che pratichi esclusivamente questo tipo di pesca n.d.a) avrà sempre possibilità di cattura plasmando le possibilità offerte da questa tecnica in modo ottimale allo spot ed alla specie insidiata (continua sul giornale).
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