Perch fishing

Perch fishing

Negli ultimi anni si è assistito, sempre con maggior frequenza, ad un fenomeno di “specializzazione” dei pescatori d’acqua dolce (e non solo), che sempre di più si sono mossi per affinare tecniche mirate alla cattura selettiva di particolari specie ittiche o addirittura ad avere una sola specie come target e prodigarsi nella ricerca dell’esemplare da record. Anche per questo fenomeno, come per molti altri nel mondo della pesca sportiva, possiamo individuare le origini in terra britannica di gran parte di queste tecniche “specialist”, seguite a ruota dai Paesi Bassi, Germania, Spagna e Francia per poi diffondersi in tutta Europa. Nascono così il carpfishing (tecnica di cattura selettiva delle carpe più grosse), il barbel fishing ed il chub fishing per la ricerca dei grossi barbi e dei grossi cavedani, il pike fishing, ossia la ricerca dei grandi lucci con il morto, il mort maniè o tecnica del “morto manovrato” utilizzata per la cattura del lucioperca e di altri predatori (lucci, reali e bass)… Ma non finisce qui, anche nella pesca al colpo, e nella pesca alla trota si è assistito a specializzazioni spesso estreme in ambienti particolari come i laghetti a pagamento ed i carpodromi, con tecniche di pesca nate per massimizzare le catture in questi ambienti e che, al di fuori di questi hanno spesso scarsa utilità (lo striscio con la bombarda in un grande lago solo eccezionalmente si dimostra produttivo e mai si avvicina ai numeri realizzabili in laghetto, e sfido chiunque a pescare in ambienti naturali con una corta e potentissima roubasienne da carpodromo senza rimpiangere una leggera bolognese o una francese classica). Continua...