Orate e...
Le condizioni meteo davano venti forti da scirocco. Per me che vado a pesca prevalentemente nella costa ovest, si trattava di un'uscita con vento alle spalle. Parto deciso verso uno spot che mi sembrava adatto con queste condizioni. Ed invece, una volta arrivato sul posto, decido di cambiare spiaggia, mi faccio un bel giro turistico in costa ovest ed arrivo in una spiaggia che mi ispirava, appena in tempo per montare le canne prima del tramonto. Subito mi sono accorto che il vento non soffiava costante ma a raffiche, violente e fastidiose. Monto le canne con tanta sabbia in faccia. Finalmente arriva la notte e come previsto iniziano le catture. Per prima arriva un'oratella sul mezzo chilo che abbocca sul gambero sgusciato. Bene, buon inizio. Velocemente preparo per rilanciare, ma con la coda dell'occhio mi accorgo che la canna su cui è innescato un americano è spiombata. La canna è armata con un minitrave su cui è fissato un lungo bracciolo dello 0,22, con un amo del 6 e americano intero. In questi casi è meglio attendere un attimo e non avere troppa fretta di ferrare. Infatti, sempre tenendo d'occhio la canna con la lenza in bando, lancio l’altra, appena innescata, la appoggio sul picchetto e mi avvicino a controllare. Sollevo appena la punta della canna e ferro.
Continua a leggere sul giornale...
Commenti ()