Orate a Mare Piatto
Le stagioni del surfcasting si ripetono ciclicamente, proprio come quelle meteorologiche. E se oramai sono lontani i ricordi delle fredde nottate alla ricerca delle spigole in inverno, e ci siamo lasciati alle spalle anche i mesi migliori per pescare i saraghi, sfruttando le mareggiate che marcano la primavera, arriva adesso un periodo tanto atteso per gli amanti della pesca all'orata. Certo, utilizzare il termine “surfcasting” per questa tecnica di pesca è comunque un forzare il concetto stesso di surf: parliamo infatti della pesca all'orata a mare piatto. Va detto così, tutto insieme, pesca all'orata a mare piatto, non c'è modo migliore per descriverla, perché di ciò si tratta: una pesca selettiva che riguarda un'unica specie e che va fatta in condizioni di calma quasi totale. Ecco perché la stagione più propizia è quella che sta arrivando, caratterizzata da sempre da lunghi periodi di calma di vento, alta pressione e tanto sole. Alcuni storceranno il naso, chiedendosi perché dedicare spazio alla paf (acronimo di pesca a fondo utilizzato con disprezzo dai puristi) nelle “nobili” pagine del surfcasting. Il motivo è semplice e molto pratico ma non solo... la pesca all'orata a mare piatto permette di pescare grosse orate (davvero grosse) ed in più rappresenta un classico, una tradizione che si tramanda da sempre e che, unita ad altri classici della pesca, fa della nostra passione un qualcosa di vicino, molto vicino, a quella che senza timore possiamo chiamare cultura, la cultura del mare.
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