Ondulanti
Tra le esche metalliche è quella da preferire per tentare lo strike alla regina della schiuma. La prima grande differenza con i “cugini” rotanti è il peso contenuto in rapporto alle dimensioni. Questa caratteristica è fondamentale per noi spinner d’acqua salata e ci costringe a riporre gli artificiali a paletta nella cassetta delle esche. Nell’attrito con l’acqua durante il recupero, infatti, la forma del rotante fa sì che il corpo ruoti, appunto, su se stesso producendo lampi di luce e riflessi molto adescanti. E questo è ok ma… a noi interessa che l’esca sia abbastanza pesante per arrivare lontano perché, spesso, le buche buone sono molto distanti e il vento contrario non ci aiuta. Ecco perché la scelta cade sugli ondulanti: il peso di questi artificiali può essere davvero notevole, dandoci la possibilità di effettuare lanci molto lunghi anche contro- vento per sondare un’area di mare più vasta. Nel contempo, il peso sostenuto non ne pregiudica affatto il movimento, grazie alla particolare forma a “S”.
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